L’11 marzo 2011 si inaugurava la prima iniziativa dell’Orto in Condotta. La grande partecipazione al progetto ha fatto di Livorno un punto di riferimento a livello nazionale
Dieci anni fa, l’11 marzo 2011, nel giardino della scuola primaria Dal Borro veniva inaugurata la prima iniziativa di “Orto in Condotta”, un progetto di Slow Food finanziato e sostenuto dal CRED del Comune di Livorno, e finalizzato alla realizzazione di orti nelle scuole cittadine, grazie al coinvolgimento diretto di bambini e insegnanti nelle “attività agricole”.
Nel corso di questi anni le classi impegnate nel progetto dalle 30 iniziali sono passate a oltre 100, dalle scuole dell’infanzia alle primarie, alle secondarie di primo grado. Un grande risultato, che ha visto Livorno protagonista a livello nazionale.
Grazie al progetto, tanti bambini e bambine, ragazzi e ragazze, non soltanto hanno potuto praticare un’interessante attività educativa all’aria aperta, ma hanno avuto modo di incontrare chi produce veramente, promuove e difende un cibo “Buono, Sano, Pulito e Giusto per Tutti”.
Il mercato contadino: la particolarità tutta livornese
Il progetto di Livorno si è caratterizzato nel panorama nazionale non solo per il grande numero di classi coinvolte, ma anche per l’idea di svolgere in prossimità della fine dell’anno scolastico il Mercato Contadino, dove i bambini possono esporre e “vendere” i prodotti coltivati negli orti didattici delle loro scuole: frutta, verdure e tanti ortaggi per una sana e corretta alimentazione. E così per 8 anni consecutivi all’interno del parco di Villa Mimbelli è stato allestito un vero e proprio mercato pieno di banchi colorati con manufatti a tema e laboratori, un appuntamento atteso non solo dalla comunità scolastica ma da tutta la cittadinanza. Il Mercato non si è fermato neanche con la pandemia: la nona edizione infatti si è svolta in forma virtuale.
Grazie alle donazioni raccolte con il Mercato Contadino le scuole hanno investito nel miglioramento dei loro orti e in progetti di solidarietà locali ed internazionali, tra i quali l’acquisto di un carrello mobile per l’orto in Pediatria, contributi da destinare al progetto “La Buona Strada” a sostegno dei piccoli produttori messi in ginocchio dal sisma che ha colpito l’Italia centrale, il sostegno alla Fondazione Slow Food per la Biodiversità che ha consentito alle comunità straniere di partecipare a cinque edizioni di Terra Madre Salone del Gusto Slow Food e l’adozione di 8 orti della rete dei “10.000 Orti in Africa”.