Pubblichiamo il comunicato stampa del Partito Comunista Livorno
Il ruolo della politica è – o meglio dovrebbe essere – quello di indicare la via per risolvere i problemi e le contraddizioni create dalla società odierna, la quale si regge su di un sistema economico che, per quanto progresso abbia garantito, ancora non è riuscita a risolvere i problemi principali che affliggono il popolo. I fatti di cronaca, drammatici, di questi giorni meritano rispetto e silenzio, almeno fino a quando non verrà fatta chiarezza grazie alle tante telecamere presenti nella zona Garibaldi.
Certo è che, senza ipocrisia, quella zona è da anni interessata da situazioni che la rendono invivibile, ma questo è l’effetto di una società suddivisa in classi ed in zone dove la vita ha costi diversi e quindi qualità diversa. La gestione dell’ordine pubblico tuttavia spetta a questore e prefetto, alla politica invece va il ruolo di trasformare la società per eliminare che vi siano vite e zone di serie A, altre di serie B, altre ancora di serie C, con conseguenti risultati.
Chi mischia le carte e soffia sui sentimenti, positivi o negativi che siano, illude i malcapitati che vi possa essere mai una soluzione alternativa a quella appena indicata di trasformazione della società ed emancipazione per tutti. Da una parte abbiamo una destra che utilizza la cronaca, il disagio e la rabbia, per accattivarsi dei sentimenti, tradendoli poi dove governa (Pisa Docet), dall’altra una sinistra che minimizza e spesso omette i conflitti sociali di alcune zone per non minare gli interessi delle classi dominanti che da questa globalizzazione hanno tratto profitto.
Sappiamo bene che queste parole non sono facilmente afferrabili per gli schieramenti che solitamente si formano per effetto della polarizzazione a seguito di certi episodi drammatici, ma sono le uniche concrete che la politica può dire. Una società giusta, dove non esistono vite e zone di serie A, B o C, è una società dove lavoro, casa, scuola e sanità, sono garantiti per tutti. Così come un mondo giusto è un mondo dove non esistono zone sfruttate e indebitate, impoverire scientemente, per essere saccheggiate di risorse energetiche, ed alle quali delegare produzioni oppure dalle quali importare direttamente manodopera a basso costo per arricchire qualche interesse delle lobbies private a cui tutti i grandi partiti oggi sono collegati.
Senza ribaltare questo sistema e cambiare i rapporti di forza, nulla cambierà, si sposeranno solo voti e consensi, anziché ottenere un miglioramento della vita per chi vive nelle zone popolari con i disagi che non si vivono nei quartieri bene. Questa è la politica per noi, il resto è cronaca e sciacallaggio su di essa.
Da comunisti indichiamo come unica soluzione trasformare la società, renderla una possibilità di vivibilità per tutti, senza creare conflitti tra ultimi e penultimi mentre i primi si spartiscono i ricavi di questi conflitti e mantenere l’ordine pubblico in certe zone diventa una guerra quotidiana che inevitabilmente porta dentro una spirale interminabile che produce drammi. Poi, dopo, sicuramente, eliminati i presupposti della creazione delle zone ghetto, concessa un’opportunità a tutti, si può dire che nessuna tolleranza deve essere ammessa per le attività che non vanno a favore della comunità, che favoriscono l’alienazione e l’auto distruzione, ma questo, non a caso, è un sottoprodotto del sistema capitalista che non vuole esseri pensanti ma schiavi.
Se per qualcuno esiste una soluzione alternativa a questa, visto che i partiti che oggi vanno per la maggiore e promettono altre soluzioni, visto che governano territori ed hanno in passato governato il paese (oggi lo fanno tutti insieme!) ci indichino esempi virtuosi di dove ciò non avviene. Siamo curiosi. Socialismo o barbarie, lo diciamo da tempo. Sul resto, delle volte, meglio fare silenzio nel rispetto di tutti.
Partito Comunista Livorno