“A novembre 2020 (fonte Ministero della Transizione Ecologica*) il costo medio del gasolio – spiega Alessandro Longobardi coordinatore di CNA FITA Livorno – era di 1,254 euro al litro mentre al 1 novembre 2021 era già salito a 1,613 vale a dire +28,6%. Non solo, in due settimane il costo dell’Adblue è raddoppiato da 0,25 a 0,50 il litro ed è addirittura quasi introvabile sul mercato, fattore che rischia di fermare i veicoli euro 5 ed euro 6, che impiegano questo additivo per rendere meno inquinanti le emissioni e senza il quale la centralina non permette il funzionamento del motore. Inoltre questi costi diretti cui va aggiunto il costante rincaro dei pedaggi autostradali, sommati a quelli indiretti della logistica (tempi di guida persi al carico e scarico, code ecc.), costringeranno le imprese dell’autotrasporto ad aumentare le tariffe”.Inizio modulo Adblue è il nome commerciale di una soluzione in acqua demineralizzata di urea tecnica, un composto derivato dall’ammoniaca. Nei veicoli di nuova generazione serve ad abbattere le emissioni di ossidi di azoto, l’inquinante del diesel. Il problema nasce adesso perché nell’ultimo mese l’unico produttore italiano dell’additivo, un’azienda di Ravenna, ha deciso che il prodotto non era più commercializzabile a causa dell’aumento del prezzo del gas metano, combustibile indispensabile per sintetizzare gli elementi di cui è composto l’AdBlue. Anche altri produttori europei son stati costretti ad aumentarne il prezzo e ad abbassare la produzione, con la conseguente carenza del prodotto sul mercato.Fine modulo
“Ennesima tegola – commenta Michele Santoni, presidente di FITA CNA Toscana – che si abbatte su un settore sempre più in difficoltà, proprio adesso che stavamo andando in contro ad una lieve ripresa del mercato. Senza un intervento immediato, presto non saremo più in grado di rifornire supermercati e negozi di vendita di ogni bene, tra cui i generi alimentari principali. La mancanza di AdBlue è un problema non da poco, visto che nelle ultime settimane la rete di distribuzione sembra essere totalmente sprovvista. In Italia abbiamo circa 1 milione e mezzo di mezzi pesanti che non potranno circolare senza l’additivo, quindi rischiamo un blocco forzato della categoria”.
“L’elevato costo del gasolio, aumentato a dismisura negli ultimi mesi, i problemi infrastrutturali e la storica difficoltà delle imprese a vedersi riconosciuto il giusto compenso per le prestazioni di servizi – sottolinea Massimo Angioli, Presidente di FITA CNA Livorno – sono solo alcuni dei problemi con cui la categoria deve scontrarsi ogni giorno e, sommati alla strutturale carenza di autisti, rende impossibile qualsiasi prospettiva di sviluppo del settore. Il problema con l’AdBlue ci mette davvero in ginocchio. Per questo CNA chiede che il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile e il Ministero della transizione Ecologica adottino misure in tempi rapidissimi che possano permettere ai produttori di tornare a commercializzare l’AdBlue, sia dal punto di vista economico che da quello della distribuzione”.
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