La squadra maschile è nona, la femminile tredicesima nonostante infortuni e decisioni dei giudici
“Bravi!” Con una semplice ma importante parola, Fabio Canaccini –
presidente dell’Atletica Livorno – ha voluto ringraziare i suoi atleti
e le sue atlete subito dopo la conclusione della Finale A Argento del
Campionato Italiano Assoluto di Società, andata in scena lo scorso
fine settimana a Bergamo. Una competizione che ha visto la squadra
maschile piazzarsi al 9° posto mentre la squadra femminile si è
classificata 13°, due risultati che lasciano un pizzico di amaro in
bocca visto che entrambe le formazioni biancoverdi avrebbero potuto
sicuramente scalare la graduatoria finale se non fossero state
condizionate dai numerosi infortuni dell’ultim’ora e anche da una
burocrazia ottusa. Ma di certo nei due giorni di gara non sono mancati
impegno, orgoglio, carattere e buone prestazioni a livello
individuale: per questo il presidente ha voluto elogiare tutti,
considerato anche che le due formazioni erano composte tutte da atleti
“cresciuti in casa” (tra i quali diversi allievi di soli 16-17 anni)
mentre altre società hanno approfittato della discutibile regola
federale che permette di tesserare, in occasione dei Cds, atleti di
altri club (anche stranieri) anche per una sola gara.
E al riguardo merita di essere subito ricordata l’intransigenza
nell’applicazione del regolamento che ha invece impedito al capitano
Andrea Lemmi di partecipare alla gara di salto in alto, dove sarebbe
stato sicuramente un grande protagonista: per una discutibile norma
federale relativa alla data dei tesseramenti, peraltro poco chiara e
suscettibile di difformi interpretazioni, il biancoverde è stato
fermato dai giudici nonostante fosse regolarmente iscritto sul sito
Fidal fino ad un’ora prima della gara. A Lemmi è stato perfino
impedito di gareggiare sub iudice, senza neppure la possibilità di
essere sostituito, così la squadra maschile si è trovata penalizzata
di un punteggio che l’avrebbe potuta collocare al quinto posto nella
classifica finale. La squadra femminile, invece, ha dovuto fare i
conti con troppe assenze per infortunio, tanto che all’ultimo momento
l’Atletica Livorno non ha potuto schierare la staffetta 4×400, mentre
quella 4×100 – con dei cambi improvvisati in extremis – è finita nelle
retrovie.
Nonostante queste ombre, molto di più sono state le luci con tanti
risultati individuali di prestigio conditi da numerosi record
personali. Netta affermazione nel lancio del martello della
campionessa mondiale juniores Rachele Mori: con 67.47 metri ha
confermato il suo valore internazionale. Ad imitarla c’era Alessio
Mannucci, che con 60.44 metri trionfava nel lancio del disco
dimostrando di meritare la maglia della Nazionale. Mannucci si
ripeteva anche nel peso, vincendo con 16.76 metri. Una medaglia
d’argento la conquista nel salto in lungo Jacopo Quarratesi,
atterrando a 7.43 m.: un risultato di buon auspicio in vista del
prossimo Campionato Italiano Promesse. Ottimo terzo posto per Nicola
Baiocchi nella prova dei 1.500 metri con il primato personale di
3.50.10. Terza posizione anche per la giovane Giada Traina nella 5 km
di marcia (24.09.99) dove, nonostante uno stop dei giudici, ha
mostrato tutta la sua classe. Note liete anche dalla marcia maschile
dove sui 5 km Giulio Scoli era buon terzo con 2.12.78. A seguire
tanti buoni piazzamenti, tra questi merita di essere citata Enrica
Bottoni capace di fare il primato personale sia sui 1.500 metri
(decima con 4.42.69) che sui 5.000 dove si è piazzata al quinto posto
(17.10.25). Ed ecco l’analisi a caldo del presidente Canaccini
all’uscita dal campo Coni di Bergamo.
“Questa finale nazionale Argento è stata molta anomala perché senza
retrocessioni e promozioni in attesa della riforma dei campionati
societari – spiega il numero uno biancoverde – L’agonismo è stato
dunque più soft anche se nelle singole gare si è visto un livello
tecnico elevato, ma proprio la presenza di atleti stranieri ed il
prestito per un giorno di atleti forti di altre società, fanno sì che
si spendano soldi quasi inutilmente ai fini della promozione
dell’atletica e solo per andare avanti alle altre squadre per pochi
punti. Il prossimo anno ripartirà tutto da zero e noi vogliamo esserci
ancora come protagonisti. Ai nostri atleti piacciono queste gare e lo
dimostrano i diversi record personali che hanno ottenuto con grande
impegno e orgoglio. La squadra maschile poteva comunque cogliere un
risultato prestigioso ma ha dovuto subire una penalità per la
burocrazia imperante e mal gestita. Tutti bravi i nostri atleti e le
nostre atlete fatti in casa con gli azzurri più presenti che mai e
contenti di indossare la maglia biancoverde in questa occasione”.
Ecco gli altri risultati dei biancoverdi: 100 mt. 6) Gabriele Mori
10.88; 200 mt. 9) Marco Orsellini 22.69; 400 mt. 5) Giacomo Bianchini
48.76; 800 mt. 7) Mauro Giuliano 1.53.42; 5.000 mt. 13) Antonio Del
Vecchio 15.49.80; 3.000 siepi 12) Augusto Casella 10.08.25; 110
ostacoli 9) Francesco Mattolini 15.22; 400 ostacoli 6) Federico
Garofoli 55.26; salto con l’asta 9) Jacopo Naele Fiorini 4.40;
martello 9) Simone Bientinesi 46.76; giavellotto 13) Mario Iengo
46.10; staffetta 4×100 5) Savi, Bianchini, Orsellini, Mori 42.40;
staffetta 4×400 12) Savi, Giuliano, Orsellini, Bianchini 3.22.77
100 mt. 12) Margherita Guarducci 12.42; 200 mt. 13) Margherita
Guarducci 26.11; 400 mt. 10) Chanda Bottino 57.57; 800 mt. 13) Flavia
Pascu .36.61; 100 ostacoli 9) Eleonora Parlanti 15.04; 400 ostacoli 8)
Greta Morreale 1.03.74; salto in alto 9) Aurora Sarti 1.55; salto con
l’asta 4) Francesca Boccia 3.80; salto in lungo 10) Margherita Milani
5.36; salto triplo 11) Melissa Bastiani 10.17; peso 11) Giorgia
Liguori 10.59; disco 12) Elena Aurora Giovannini 31.32; giavellotto
11) Emma Canessa 23.73; staffetta 4×100 13) Bianchini, Guarducci,
Parlanti, Milani 49.35
Alla trasferta bergamasca hanno partecipato, oltre al presidente e al
direttore tecnico Alberto Buonaccorsi, numerosi allenatori
biancoverdi, per dare un prezioso supporto tecnico e psicologico alle
due squadre: Massimo Favoriti, Giorgio Favati, Giuseppe Pucini,
Giacomo Giusti, Saverio Marconi, Mario Poropat. Un ringraziamento
particolare è stato infine rivolto al dirigente accompagnatore Fabio
Franchini, che si è dato un gran daffare per venire incontro a tutte
le richieste degli atleti e assicurare loro le migliori condizioni
logistiche.