Il Livorno rimanda ancora l’appuntamento con la prima vittoria del 2024 e non va oltre il pareggio in casa contro il fanalino di coda Mobilieri Ponsacco. Gara scialba per l’undici di Fabio Fossati, che non è riuscito a dare la scossa che serviva a una squadra a corto di idee e anche scarica dal punto di vista della rabbia e del temperamento. La vetta resta a sette punti, ma giocando così, pensarci ancora diventa obiettivamente assurdo.
Gara subito in salita, con i rossoblù ospiti che passano in vantaggio al primo affondo: lo sgusciante Panattoni vede solo al centro dell’area Bardini e lo serve; per il centrocampista del Ponsacco è un gioco da ragazzi battere Ciobanu da distanza ravvicinata. Livorno sotto dopo poco più di otto minuti. La reazione del Livorno c’è, più con la forza dei nervi che con la convinzione, ma il pari di Tanasa (girata di testa su invito da calcio piazzato di Curcio), lasciava presagire tutt’altra partita. Gli amaranto comandano il gioco, ma la pressione risulta tuttavia sterile, eccezion fatta per un tentativo di Cori (impalpabile) su invito di Camara al 27’. Accade poco fino al termine del primo tempo. Nella ripresa Fossati prova a rimescolare le carte: subito fuori Goffredi per Fancelli, con Curcio che si sposta sinistra, suo ruolo congeniale. A seguire entrano anche Sabattini e Luci mentre Tenkorang prende il posto di Cori al centro dell’attacco, ma cambia poco. Anche l’attaccante ex Fano spreca incredibilmente una buonissima occasione per il 2-1, colpendo la traversa da pochi passi.
Il Livorno spinge soprattutto dalla sinistra dove Curcio ci prova con più convinzione, ma i molti palloni distribuiti dall’esterno brasiliano sono spesso preda della difesa del Ponsacco, squadra comunque tecnicamente modesta. La pressione del Livorno, come nel primo tempo, rimane fine a sé stessa. Sono i soli Luci e Sabattini a cercare di vivacizzare la manovra. Il Ponsacco si fa vivo con qualche ripartenza in contropiede mal gestita e l’occasione migliore per il Livorno è ancora una volta di Tanasa: con un’azione fotocopia di quella del pareggio, colpisce il palo di testa ancora una volta su cross di Curcio. Negli ultimi minuti vengono meno anche le energie e per gli amaranto è l’ennesima domenica deludente, sottolineata da cori e fischi di disapprovazione (per la squadra e per la società), dalla curva Nord ma anche dagli altri settori. L’ennesima occasione persa per riavvicinare la vetta che, con questo tipo di prestazioni, rischia di essere già irraggiungibile alla terza di ritorno.
LIVORNO (3-5-2): Ciobanu; Schiaroli, Brenna (22’st Luci), Curcio; Camara, Nardi, Tanasa (37’st Luis Henrique), Likaxhiu (12’st Sabattini), Goffredi (1’st Fancelli); Giordani, Cori (12’st Tenkorang). A disp.: Albieri, Ronchi, Menga, Brisciani. All. Fossati
MOBILIERI PONSACCO (4-3-1-2): Fontanelli; Fischer (37’st Fasciana), De Vito, Grea, Bologna (21’st Matteoli); Bardini (27’st Milani), Milli (21’st Italiano), Borselli; Brondi; Panattoni, Nieri. A disp: Falsettini, Sivieri, Mogavero, Regoli, Pellegrini. All. Bozzi
ARBITRO: Franzò di Siracusa (Testaì-Giuliani).
RETI: 8’pt Bardini, 20’pt Tanasa.
NOTE: Spettatori 2.341 (734 paganti, 1607 abbonati); ammonito Grea, angoli 9-2; recuperi: 0’pt; 5’st.