Sono in corso in questi giorni una serie di test ai nuovi sistemi di telecontrollo a distanza dell’illuminazione pubblica in città.
Le prove e i settaggi, effettuati da Engie Spa, concessionaria dell’illuminazione pubblica cittadina, comportano l’accensione di lampade e corpi illuminanti per periodi abbastanza lunghi, anche in orario diurno.
I costi energetici di questi interventi sono comunque sostenuti esclusivamente da Engie, nell’ambito degli adempimenti contrattuali.
Le piattaforme per il controllo e la gestione delle infrastrutture della Pubblica Illuminazione rientrano infatti nella Concessione del Servizio di Illuminazione Pubblica, nell’ambito del progetto Smartcity portato avanti, tra gli altri, dal settore Transizione Tecnologica del Comune di Livorno.
La città è stata oggetto negli ultimi anni di interventi di trasformazione dei punti luce da tecnologia Sodio Alta Pressione (SAP) a tecnologia a Led a basso consumo energetico, che consente di ridurre l’inquinamento ambientale dovuto alle emissioni, in un quadro più generale di sostenibilità verso il quale l’Amministrazione è fortemente orientata.
I nuovi corpi illuminanti, oltre a prevedere al loro interno piastre a tecnologia Led, sono altresì dotati di controlli interni elettronici capaci di fornire alla piattaforma di telegestione “Lightning” (la cui nuova versione è prevista per settembre) informazioni in tempo reale su stato di funzionalità, tempi di accensione, eventuali guasti e anomalie, assorbimento di energia, con la possibilità di differenziare l’emissione di luce e la durata di accensione di ogni singolo punto luce.
Grazie al controllo puntuale a distanza sarà possibile intervenire più rapidamente sui guasti e avere piena contezza di eventuali malfunzionamenti, migliorando il servizio prestato alla città.
Per testare la piena funzionalità delle infrastrutture hardware realizzate nei quartieri cittadini con la nuova versione del software di telecontrollo si è reso quindi necessario effettuare la mappatura sul nuovo sistema informatico di ogni singolo punto luce, per verificarne la risposta e la comunicazione. Ciò comporta l’attivazione di tutti i 200 quadri elettrici cittadini con i relativi punti luce connessi per le verifiche da remoto con la ditta costruttrice del sistema di telecontrollo.