di Giorgio Billeri
E’ ufficiale: Tom Cruise tifa Pielle. Le sue mille maschere di Mission Impossible, con le quali frega sempre i cattivi, le presta idealmente ai magnifici otto della Toscana Legno. Che abbattono, dopo, 17 partite di dittatura, il tiranno Roseto. Una partita di stordente bellezza, un colpo di scena dopo l’altro: la Pielle, come Cruise, per tante volte è appesa con una sola mano sull’orlo del precipizio. Senza straniero, senza Leonzio, Con Venucci espulso per misteriosi motivi a 7’22” dalla fine. Con Vedovato bullizzato dagli arbitri. Con i signori in grigio che nel secondo tempo cercano di cambiare il vento della partita fischiando cinque )!) falli consecutivi ai livornesi, di cui quattro in attacco. I cattivi, ci perdoni Roseto, sembrano poter buttare giù Tom Cruise dal precipizio. E invece il basket è come Hollywood, alla fine i buoni ce la fanno sempre, prima dei titoli di coda. Del Testa indossa la maschera e trova due triple miracolose, Donzelli, a otto secondi dalla fine, si immola sulla penetrazione di Durante. E nell’ultima azione Tom Cruise, sotto le mentite spoglie di Bonacini, va ad appoggiare il canestro della staffa, 77-74, nel delirio di via Allende. La Pielle è andata oltre se stessa, oltre i fischi insensati degli arbitri, oltre tutto. Ha tenuto il Moloch abruzzese 15 punti sotto la sua media stagionale. Ha lottato su ogni palla contro i cattivi, nonostante l’esiguità delle rotazioni. E alla fine lo ha detto chiaro al mondo: tutti dovranno fare i conti con la truppa di Campanella. Vittoria di immenso valore perchè Roseto, senza il cervello Traini e la mano armata Austikalnis, ha confermato di essere formazione solrtanto per caso in serie B: non aveva mai perso, forse vincerà il campionato a mani basse, ma stasera ha chinato la testa.[19:01, 05/01/2025] Giorgio B: La sceneggiatura del big match doveva essere una: difesa all’arma bianca della Toscana Legno contro le straripanti doti offensive di Roseto, punteggio basso, ogni possesso una tonnara: come non detto, accade esattamente il contrario. La perfezione non è di questo mondo, ma la Pielle ci va davvero vicina, con 20 minuti sontuosi in attacco: percentuali da favola, palla che circola come l’olio, Roseto costretta ad imbracciare la clava ed a caricarsi di falli. Venucci fa crepitare tre triple, Bonacini slalomeggia come il miglior Tomba, soprattutto Daniel Donzelli rappresenta il rebus irrisolvibile per Gramenzi: porta fuori i lunghi rosetani e colpisce. 45 punti all’intervallo sono un’enormità per la Pielle senza Leonzio: 15/28 dal campo con sei canestri pesanti, dopminio a rimbalzo
[19:02, 05/01/2025] Giorgio B: (21-11), ma non basta per staccare Roseto. Che ha un potenziale devastante in attacco anche senza Traini e Austikalnis, si appoggia al genio di Sacchetti, alla vena di Donadoni, soprattutto sfrutta ogni errore, ogni palla persa dei livornesi (troppe) con il cinismo della grande squadra, facendo pagare Campanella con gli interessi. E al riposo si va sul 45-43, tanto sudore, verrebbe da dire, per (quasi) nulla. Ma la missione era sull’orlo dell’impossibile, e si sapeva.La seconda parte è un continuo tuffo al cuore. Gli attacchi calano, le energie scarseggiano da entrambe le parti. Gli arbitri fischiano a sproposito, molto spesso, ma la Pielle continua a tenere il muso davanti. Venucci viene espulso, Roseto con la partita fantascientifica di Pastore e la solidità di Tiberti sotto canestro tenta l’allungo a più quattro. Il burrone si spalanca sotto i piedi della Pielle, ma Tom Cruise ha la mano di Del Testa, il fisico di Donzelli, il cuore del Comandante Bonacini,. Una mano tura su la Pielle dal precipizio, vincono i buoni. Che partita.
PIELLE-ROSETO 77-74. PIELLE: Del Testa 6, Campori 4, Cepic 6, Donzelli 14, Vedovato 2, Baggiani, Leonzio, Ramacciotti, Bonacini 22, Venucci 16, Paesano 7. ROSETO: Sacchetti 7, Durante 7, Pastore 15, Donadoni 12, Guaiana 10, Austikalnis, Zanier, Stankovic, Tiberti 8, Tsetserukou 8, Dellosto 7.
Foto: Simona Marzi