Le Associazioni Familiari vittime strage Moby Prince inviano questo messaggio che pubblichiamo integralmente
“Con la morte di Loris Rispoli perdiamo un fratello e un vero combattente che ci ha insegnato come si lotta per la verità e la giustizia. È stato un fondamentale protagonista di questi 35 anni di lotte per arrivare alla verità sulla strage del Moby Prince. È una grandissima perdita per la città di Livorno e per tutti noi”. Lo dicono i presidenti delle associazioni dei familiari delle vittime della Moby Prince, Luchino Chessa (Associazione 10 Aprile-Familiari Vittime Moby Prince) e Nicola Rosetti (Associazione 140).
“Loris è stato un grande combattente, una Giovanna D’Arco, ma anche purtroppo un Don Chisciotte – proseguono Chessa e Rosetti – per il muro di gomma che lui e tutti noi familiari abbiamo trovato nella lotta per la verità. Abbiamo combattuto con lui per tutti questi anni nella speranza di arrivare alla fine della storia. Loris non ci è riuscito; Angelo Chessa, grande combattente come lui, ci ha lasciati a giugno 2022 con la speranza nel cuore di uno squarcio di verità. Senza di loro la nostra famiglia #iosono141 è orfana, ma la resilienza che accomuna i familiari, gli amici e le tantissime persone che ci seguono e ci supportano da anni ci continua a dare la forza di andare avanti per una verità vera e non di comodo. Chiediamo a tutti i membri della commissione parlamentare di inchiesta sulla strage del Moby Prince, a partire dal Presidente Pietro Pittalis, di andare avanti con forza e dedicare il lavoro a Loris Rispoli e Angelo Chessa” concludono Chessa e Rosetti.










