Comunicato stampa a firma Michela Castellani e Roberto Danieli Gruppo Protagonisti per la Città – Consiglio Comunale Livorno –
La questione di Via Cambini rappresenta un nodo sensibile della nostra città, ma anche un esempio di come l’amministrazione stia cercando di governare il cambiamento urbano con strumenti concreti e attenzione al tessuto sociale.
Il Sindaco Luca Salvetti ha dimostrato di credere in un modello di città che non rinuncia alla sicurezza, ma che non abdica nemmeno al dialogo, al decoro, alla coesione civile. In Via Cambini sono stati portati avanti interventi reali: manutenzione, presidio costante, ascolto dei residenti e coinvolgimento dei commercianti. Non tutto è risolto, ma il segnale è chiaro: la città non si lascia andare.
Ora, però, serve anche un confronto leale tra i vari livelli istituzionali. In questo senso, esprimiamo perplessità – con il massimo rispetto istituzionale – per le recenti proposte della Prefettura, che ipotizzano contingentamenti e misure restrittive nella zona.
Tali ipotesi, pur mosse da finalità di ordine pubblico, rischiano di entrare in conflitto con il principio di libera fruizione dello spazio urbano da parte dei cittadini. Restringere il diritto di transito e limitare la vivibilità di interi quartieri può essere percepito come una misura punitiva per chi, invece, chiede soltanto una città più vivibile e a misura di tutti, in particolare che accolga le istanze dei giovani che la animano.
La risposta non può essere solo repressiva. Serve una gestione condivisa tra Comune, cittadini, proprietari e gestori dei locali, associazioni di categoria e Forze dell’Ordine, in cui la sicurezza significhi presenza intelligente, prossimità e prevenzione. Pertanto accogliamo sempre con favore il confronto positivo e senza pregiudizi promosso dalla nostra amministrazione comunale.
Sullo sfondo resta il tema delle ZTL e della regolazione della movida in altre aree della città. Questi strumenti vanno considerati con equilibrio, evitando provvedimenti calati dall’alto, e puntando su un modello di città che non divida ma unisca, che sappia far convivere le esigenze di chi abita, lavora, si muove e si diverte.
Livorno è una città libera, e il compito della politica è proteggerne questa libertà, non ridurla”










