Nota della Comunità Ebraica per non dimenticare quanto accaduto 86 anni fa
Tra il 9 e il 10 novembre 1938, ordito dal gerarca nazista Goebbels, venne scatenato il pogrom antisemita passato alla storia come “Notte dei cristalli” dove, con l’eufemismo “cristalli, si rappresentano le vetrine infrante di oltre 7000 negozi che vennero devastati.
Ma ben altro fu perpetrato dalle SA, le cosiddette “camicie brune”, e dalla Hitler Jugend : furono distrutte 267 sinagoghe in Germania e in Austria e altre 1400 vennero pesantemente danneggiate.
Furono poi profanati innumerevoli cimiteri ebraici e colpite 171 abitazioni private.
Vennero arrestate, percosse selvaggiamente e internate oltre 3 milioni di persone e uccisi 36 ebrei : sullo sfondo le leggi antisemite di Norimberga adottate già nel 1935.
Anche quest’anno la Sinagoga di Livorno, come molte altre nel mondo, accenderà le proprie luci nella notte dell’anniversario per ricordare quel pogrom.
Come ammonisce nei suoi scritti un grande Maestro dell’ebraismo italiano, il toscano Dante Lattes, nativo di Pitigliano e formatosi a Livorno dove ebbe quale riferimento e Maestro il Rabbino e filosofo Elia Benamozegh, fare della storia mero ricordo o celebrazione è cosa fine a se stessa.
Occorre quindi interpretare gli avvenimenti nel presente e proiettarli nel futuro.
Il presente ci dice che l’antisemitismo è ben lungi dall’essere superato, riproponendosi anzi con baldanza e divenendo spesso ed ipocritamente tutt’uno con l’antisionismo dietro al quale vorrebbe vigliaccamente celarsi, nella volontà di non distinguere tra confronto politico e convivenza sociale, culturale e religiosa.
Quanto accaduto ad Amsterdam, con un’aggressione dalle tipiche modalità del pogrom contro tifosi israeliani del Maccabi e dalle conseguenze ancora da definire nella loro gravità, è solo l’ultimo esempio.
Non è un caso che le più becere espressioni antisemite siano tornate a galla dopo il pogrom del 7 ottobre 2023, per mano dei terroristi di Hamas ai danni d’Israele, nutrite dalla distorsione mediatica e dell’informazione, che rende impossibile leggere con obiettività i tragici avvenimenti in corso.
Il futuro ci dice, invece, che la battaglia contro l’antisemitismo e il razzismo è più che mai attuale e deve intensificarsi, per il bene dell’intera società civile, denunciando manipolazioni e strumentalizzazioni politiche, che niente hanno a che vedere con il diritto al libero pensiero.Comunità Ebraica di Livorno