Si avvia alla conclusione la lunga maratona di Leggermente, la rassegna che ha portato sul palco del Chioschino liberty di Villa Fabbricotti a Livorno, tanti importanti nomi della letteratura e del giornalismo contemporaneo. Giovedì 17 luglio, alle 18:30, sul palco del chioschino di Villa Fabbricotti, arriva Nadia Terranova con il romanzo Quello che so di te, arrivato secondo al Premio Strega. La sua opera “Addio fantasmi” era già stata finalista al Premio Strega nel 2019. Nel 2025, con “Quello che so di te”, è tornata tra i finalisti, confermando il suo talento e la sua capacità di conquistare il pubblico e la critica. Il romanzo, incentrato sulla figura della bisnonna Venera, è un viaggio onirico, ricco di segni e metafore, capace di evocare emozioni profonde. Nadia Terranova parte dalla storia di una donna, da poco diventata madre, che prende una decisione radicale: non cederà mai alla follia. Una follia che, nella sua famiglia, ha il nome di Venera, la bisnonna internata nel manicomio Mandalari di Messina nel marzo del 1928. Ma qual è la sua storia e per quale motivo vi è stata portata? Per rispondere a queste domande, la protagonista intraprende un’indagine intima e dolorosa nella memoria familiare, fatta di mezze verità, omissioni e bugie e torna a Messina, tra le rovine del manicomio e le ombre del passato. Un romanzo potente in cui la storia personale si intreccia con quella collettiva della Sicilia del Novecento. Ma non èuna cronaca familiare che guarda all’albero genealogico., piuttosto si tratta di una continua interrogazione di una Mitologia Familiare, saggiata, corretta, verificata o contraddetta, dove il detto e il non detto, il silenzio e la parola, il pudore e l’autoinganno, il sogno e la realtà sono “passioni dell’enunciazione”: in un romanzo che, prima di tutto, guarda al valore letterario. Ad accompagnare l’autrice nella presentazione ci sarà Francesco Mencacci, direttore della scuola di scrittura creativa Carver di Livorno. Nadia Terranova è nata a Messina nel 1978, ma vive a Roma. Pubblica nel 2015 il suo romanzo d’esordio, Gli anni al contrario, con cui conquista il pubblico e la critica, vincitore dei premi Bagutta Opera Prima e Brancati e l’americano The Bridge Book Award ed è inserito da La Repubblica tra i dieci migliori romanzi italiani del decennio 2009–2019. Con Addio Fantasmi, pubblicato da Einaudi nel 2018 e finalista al Premio Strega 2019, conferma il suo talento e una scrittura sempre capace di esplorare temi universali con rara sensibilità e profondità. Ha scritto anche diversi libri per ragazzi ed è tradotta in francese, spagnolo, polacco, lituano. Ingresso libero
Foto: Matteo Casilli