Sono già passati 12 anni da quel maledetto lunedì del febbraio del 2009 che ci portò via Miguel Vitulano.
Condottiero amaranto, autore di gol memorabili, castigatore del Pisa in più di un’occasione (indimenticabili i derby del 5 marzo 1978 all’Ardenza – doppietta – e del 22 aprile 1979 all’Arena Garibaldi – gol vittoria), una volta appese le scarpe al chiodo ed aver concluso la carriera altrove, era tornato a Livorno dove dal 1976 aveva trovato la propria dimesione di uomo oltre che di calciatore.
Persona irreprensibile sul piano etico, non ha mai abbandonato il Livorno Calcio, suo grandissimo amore insieme alla moglie Suzana. Icona di un calcio romantico, quello degli Anni 70, la sua grinta e il suo attaccamento alla maglia lo fecere entrare nel cuore dei tifosi del Livorno senza uscirci più.
E oggi il suo baffo sornione, la sua bontà, la sua rettitudine morale mancano a chi vuole bene alla maglia amaranto.