Gli Amaranto continuano a deludere. La classifica spaventa, ma nulla cambia
La sensazione è che dovremo stringere i denti fino a Gennaio. Dopo di che tifosi e ambiente dovranno affidarsi alla società che sarà chiamata a ristrutturare una rosa che al momento ha dimostrato di non poter reggere l’urto (!) con questa serie C dal livello assolutamente mediocre. E tutto questo fa tristezza. Non stiamo a recriminare sullo smantellamento della squadra della passata stagione (acqua passata non macina più). Semmai è più costruttivo concentrare l’attenzione sul presente e sul futuro. Fin qui sonoo state giocate otto partite. Il Livorno è stato ‘bellino’ per un tempo con la Ternana e 70′ contro il Campobasso. Per il resto è stato un continuo annnaspare. Lo abbiamo fatto con il Guidonia Montecelio (!!!), lo abbiamo fatto a Pesaro (sotto di 2 gol e di un uomo al 10′ e partita già chiusa). Lo abbiamo fatto con l’Ascoli (0-2 dopo 10′). Ci abbiamo messo una pezza con il Bra (partita brutta, ma almeno da 3 punti). Detto della sfida con il Campobasso, a Piancastagnaio (!!!!) gli Amaranto hanno dimostrato di essere inferiori all’avversario nonostante il vantaggio iniziale.
C’è da preoccuparsi. Sì. Perché la squadra sembra navigare a vista. Non ha un gioco fluido e tutte le altre squadre incontrate fin qui sembrano avere un filo logico che ne guida la tattica. Quanto alla questione tecnica, purtroppo, ci sono giocatori a cui (per quello che abbiamo visto fin qui) la serie C sta larga. In tutto questo, dato che non si possono cambiare i giocatori ai primi di ottobre, l’allenatore (che in situazioni come questa paga in prima persona) resta saldo al suo posto. E questo – per la verità – un po’ stupisce. Sia chiaro: nulla contro Formisano. Però il non gioco della squadra composta da giocatori richiesti espressamente dal tecnico e i risultati (5 sconfitte su 8) certificano quello che per ora (ribadiamo…per ora, perché nel calcio la smentita – che ci auguriamo – è dietro l’angolo) il fallimento del progetto tecnico.
In mezzo a tutto questo ci sono le voci di una possibile trattativa per l’acquisto della società. Possibile, ma complicata, perché Joel Esciua sta andando avanti con il suo programma e non si è andati oltre una informale richiesta di informazioni. E poi, anzi, per primi ci sono i tifosi. Quelli che sono andati a Piancastagnaio (posto lontanuccio e freddo come il marmo) di venerdì sera, spinti dalla tiepida speranza di rivedere il Livorno apprezzato con il Campobasso. E invece no! Umiliati dalla Pianese e tutti a casa con il broncio, ma anche con la coscienza a posto di chi ha speso soldi, macinato chilometri, tolto tempo agli affetti e che alla fine ha pure esercitato il sacrosanto diritto di contestare.
Adesso alle viste c’è una nuova trasferta, a Pineto, sabato alle cinque e mezzo del pomeriggio. O la squadra risorge o la stagione prende davvero una brutta piega con tutti i rischi annessi e connessi.