Si è spento questa mattina all’età di 96 il decano dei dirigenti calcistici della Toscana: Silvano Bini.
Nella sua carriera ha contribuito – in quasi 50 anni di onorato servizio – a costruire il gioiello dell’Empoli.
Dal 1947 al 1996 il suo cuore è stato azzurro. A Empoli ha forgiato fuoriclasse come Di Natale, Montella tanto per citare un nome.
Ma noi di Livorno, Silvano, lo abbiamo conosciuto bene e apprezzato quando – durante i migliori anni della gestione Spinelli – gli fu assegnato
Il ruolo di direttore sportivo. Competente come pochi, la sua prima stagione qui fu subito un successo perché il Livorno tornò in serie A dopo 55 anni.
Ce lo ricordiamo bene, Silvano Bini. La C aspirata, l’eloquio lento, ma incisivo. Poche parole, ma di grande sostanza. Nel 2005 il rapporto con il Livorno si interruppe
Per riprendere due anni dopo. Ha lavorato fianco a fianco con il figlio Alessandro (a cui esprimiamo sincere e partecipate condoglianze) che del Livorno fu segretario
Generale.
Il calcio italiano, non solo quello toscano, perde un dirigente di altissimo profilo. Di persone così, purtroppo ce ne sono sempre meno. Ed infatti il calcio è sempre più scadente.
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