Primo pareggio esterno. Per Venturato terzo risultato utile su tre
Il Livorno torna a Gubbio dopo 13 anni e mezzi. Il 31 marzo 2012 gli Amaranto vinsero con un gol di Bernacci nel finale. In campo c’era anche Piermario Morosini. Non nascondiamo che rivedere quello stadio ci ha procurato una stretta al cuore.
Venendo all’attualità, Venturato ripropone lo schema con il trequartista (Peralta) dietro a Di Carmine e Dionisi. In mezzo torna Hamlili. A destra c’è Mawete.
Il Livorno parte con buona disinvoltura, ma la prima occasione è per il Gubbio. Cross dalla sinistra, sul secondo palo è appostato Zallu che al volo spara alle stelle.
Risponde Dionisi con un bel sinistro dal limite al 9’, ma Bagnolini blocca. 14’ occasionissima per il Livorno. Nel cuore dell’area di rigore rossoblù Dionisi si sistema bene il pallone su destro e calcia a colpo sicuro, ma Bagnolini respinge. Poi ci prova anche Peralta dal vertice destro dell’area eugubina. Nessun problema per Bagnolini. La squadra di Mimmo Di Carlo, però, non sta a guardare. Verticalizzazione per Tommasini che calcia da due passi: Seghetti ci mette il corpo e mette in corner sui cui sviluppi i Rossoblù sfiorano di nuovo il vantaggio in mischia, ma il pallone danza davanti alla linea di porta e per fortuna non entra. Al 31’ il Livorno segna con Di Carmine, la il direttore di gara annulla per fuorigioco dell’ex Trento. Al 35’ va in gol anche il Gubbio. Segna Ghiraldello, ma pure lui era scatta in fuorigioco, per cui si resta sullo 0-0. 41’ conclusione volante di Djankpata dal limite. Seghetti è attento.
Ripresa. Parte meglio l Gubbio. Al 5’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo, DI Bitonto stacca di testa, ma Seghetti pare senza difficoltà. Il secondo tempo vede i Rossoblù in costante proiezione offensiva, mentre il Livorno agisce di rimessa. Le occasioni migliori sono dei padroni di casa. Al 24’ sui piedi di Di Massimo, palla deviata. Tre minuti dopo è Seghetti a negare la gioia del gol a Tomassini. Negli ultimi 26’ (5 di recupero) accade poco o nulla. Gli Amaranto di rimessa possono far male, ma manca sempre l’ultimo tracciante, quello in grado di liberare l’attaccante in zona tiro. Per Venturato è il terzo risultato utile su tre partite. La corsa per la salvezza, però, è ancora lunga. A stasera il Livorno è sopra la linea rossa – anche per via dell’esclusione del Rimini – ma con due partite in più rispetto al Perugia. Insomma: ci sarà da lottare, ma questo era chiara già prima del buon pareggio del ‘Barbetti’
Gubbio (3-5-2): Bagnolini; Baroncelli (80′ Podda), Di Bitonto, Signorini; Zallu (71′ Costa), Djankpata (71′ Minta), Rosaia, Carraro, Murru; Ghiraldello (59′ Di Massimo), Tommasini. A disposizione: Krapikas, Tomasella, La Mantia, Bruscagin, Barizza, Hraiech, Minta, Conti. All. Di Carlo
Livorno (4-3-1-2): Seghetti; Mawete, Noce, Baldi, Antoni (92′ Haveri); Marchesi, Hamlili (92′ Odjer), Biondi (65′ Bonassi); Peralta (82′ Panaioli); Di Carmine, Dionisi (65′ Cioffi). A disposizione: Tani, Ciobanu, Nwachukwu, Malva, Calvosa, Panattoni, Marinari. All. Venturato.
Arbitro: Gauzolino di Torino
Note: angoli 3-4; ammoniti Hamlili, Di Bitonto, Di Carmine, Di Massimo; recupero 2’+5′
Foto d’archivio Novi US LIVORNO 1915











