La cura-Venturato funziona. Vittoria chiarissima nonostante l’arbitraggio
L’Arezzo è una corazzata, fortissima in ogni reparto. Il Livorno è una squadra in fase di ricostruzione. I 23 punti di differenza in classifica sono presto spiegati.
Venturato conferma la coppia d’attacco composta da Di Carmine e Dionisi con Peralta alle loro spalle. Esterno basso è Mawete. In mezzo fanno legna Hamlili, Marchesi e Biondi.
Nei primi minuti è subito derby vero. Al 1’ l’Arezzo fa lavorare Seghetti con una conclusione dalla distanza. Sul capovolgimento di fronte Peralta impegna Venturi costretto alla deviazione in angolo. Il Livorno attacca e mette insieme 5’ di grande pressione. Gli ospiti soffrono, ma in contropiede sfiorano il vantaggio con Tavernelli che angola troppo con il mancino. Il Livorno fa la partita, l’Arezzo si fa vedere da lontano. Ci prova anche Mawulu: nessun problema per Seghetti. E’ comunque un bel Livorno che pratica un calcio gradevole, veloce, ficcante e figlio di una fisionomia tattica finalmente chiara. La chiave di volta è Peralta che si sposta supporta Dionisi e Di Carmine, canta e porta la croce perché sovente si sposta a destra dando manforte a Mawete e creando superiorità in attacco. L’Arezzo è forte, ma soffre.
Gli ospiti però sono vecchi bucanieri e a lungo andare riescono a stabilizzare il ritmo della contesta e sistemarla sui binari a loro più amici. Però attenzione: il Livorno è vivace e se la gioca alla pari e non sta a guardare. Al 35’ c’è una conclusione di Antoni dalla distanza Palla alta. Sono i prodromi del gol che arriva quattro minuti più tardi. Al termine di una transizione mortifera Dionisi lavora un pallone sulla corsia sinistra, si accentra e poi la piazza sul primo palo. Venturi non è esente da colpe, ma il gol è pesantissimo: 1-0. Al tramonto della frazione Seghetti d’istinto (grande parata) dice di no a Cianci. In chiusura il signor Di Francesco di Ostia Lido concede un minuto di recupero, ma incomprensibilmente fa giocare fino al 47’30”.
Ripresa. Succede di tutto al 2’. Antoni si invola sulla corsia sinistra. Per la terna l’ex Lucchese è in fuorigioco: giusto. Il 19 amaranto però si presente davanti al portiere che – a gioco fermo – lo atterra volontariamente. Il direttore di gara non fischia e anche dopo il check all’FVS non prende provvedimenti nei confronti dell’estremo difensore ospite: decisione discutibile.
L’Arezzo, scampato il pericolo si riversa nella metà campo amaranto. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Chierico da buona posizione spara alle stelle. 11’ contropiede pazzesco del Livorno. Dionisi libera Di Carmine in zona sparo, ma l’ex viola manda il pallone incredibilmente a mezzo millimetro dal palo alla destra di Venturi. E’ un grandissimo Livorno. Dionisi conquista un calcio di punizione sulla tre quarti. Calcia proprio lui che allarga per Mawete: preciso cross e incornata in acrobazia di Noce. E’ il 2-0. L’Ardenza è dentro un sogno. Ma c’è ancora tanto, troppo da giocare perché siamo appena al 15’. L’Arezzo però c’è. Nel cuore dell’area di rigore Chiosa calcia forte, ma Seghetti blocca la palla al petto. Subito dopo Baldi sulla linea di porta nega il gol all’Arezzo. Il Livorno prova a resistere. Al 26’ Venturato toglie Dionisi (per lui standing ovation di tutto lo stadio) per il contropiedista Cioffi. Dentro anche Odjer per Biondi.
Al 37’ l’Arezzo ricorre all’FVS per un presunto tocco sospetto in area amaranto. Di Francesco conferma la sua decisione: non è rigore. E ha ragione, forse per la prima volta nel contesto di una direzione di gara che spesso ha dato una mano agli ospiti.
L’Arezzo non si arrende. Righetti calcia dal limite al 90’, ma Seghetti alza in corner prima che l’arbitro comandi ben 8’ di recupero durante i quali c’è spazio per una parata da campione di Seghetti su Pattarello. Al 9’ di recupero c’è un calcio di rigore per l’Arezzo per fallo di mano di Bonassi. Venturato ricorre all’FVS Sul dischetto va Pattarello che segna il gol della bandiera per gli ospiti. E’ un magico, meraviglioso Livorno. Venturato si conferma taumaturgo eccezionale. Per lui 8 punti in quattro partite. Per l’Arezzo invece è la prima sconfitta.
Livorno (4-3-1-2): Seghetti; Mawete, Noce, Baldi, Antoni; Biondi (70′ Odjer), Hamlili, Marchesi (84′ Panaioli); Peralta (84′ Bonassi); Dionisi (70′ Cioffi), Di Carmine. A disposizione: Tani, Ciobanu, Calvosa, Nwachukwu, Haveri, Panattoni, Malva. All. Venturato
Arezzo (4-3-3): Venturi; De Col, Gilli, Chiosa, Tito (84′ Meli); Mawulu (70′ Varela), Guccione (62′ Ravasio), Chierico (84′ Righetti); Pattarello Cianci, Tavernelli (70′ Iaccarino). A disposizione: Trombini, Galli, Gigli, Arena, Sussi, Perrotta. All. Bucchi
Arbitro: Dario Di Francesco di Ostia Lido
Reti: 39′ Dionisi, 59′ Noce, 104′ Pettarello (rig)
Note: angoli 4-5; ammoniti Cianci, Di Carmine, Hamlili, Peralta, Mawulu, Iaccarino; spettatori 2.989, recupero 1′ + 8′











