Amaranto a lungo in controllo. Poi black out all’Ardenza (al buio 9′) e anche per i ragazzi di Indiani che prendono gol e soffrono prima del gol di Calvosa
Il Livorno ha rimesso le cose al loro posto. Ha battuto il Figline per 3-1 e ha risposto al Grosseto, vincitore anche a Siena per la sua ottava affermazione consecutiva. I ragazzi di Indiani hanno costruito almeno otto palle gol, ma a metà del secondo tempo si sono trovati incredibilmente nella condizione di dover rintuzzare gli attacchi del Figline che ha iniziato a credere nell’impresa dopo che aveva accorciato le distanze in contropiede. La sofferenza pura è durata una decina di minuti, fin all’eurogol di Calvosa che ha ristabilito i due gol di vantaggio per gli Amaranto.
Indiani ha affidato l’attacco all’Equipe 3 R: Regoli, Rossetti e Russo e subito gli Amaranto ha preso a fare la partita con i gialloblù costretti sulla difensiva. Dopo 19 secondi Rossetti ha sul destro il pallone buono, ma spedisce sul fondo. Poi è la volta di Bellini (palo) a disperarsi e sul tap in di Marinari, Pagnini si oppone da campione. Il Figline si fa vivo al minuto 20 quando Ciraudo fa lavorare Tani. E’ però il Livorno a passare in vantaggio. Calvosa lavora bene il pallone sulla sinistra. Preciso cross e sul secondo palo è appostato Marinari che mette dentro. Gli Amaranto insistono. Rossetti e Regoli vanno vicino al raddoppio. Poi è il 90 di Castel San Pietro a mettere in porta sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
Ripresa. Il Livorno attacca e il canovaccio sembra non cambiare. All’improvviso, però, all’Ardenza c’è un black-out: buio pesto e partita sospesa 9′. Quando si riprende a giocare gli Amaranto non sono più sintonizzati sulle onde di frequenza della partita. E il Figline, incredibilmente riapre la partita. Lungo lancio del portiere (!) Pagnini, volata di Milli e 1-2 con contestuale apertura delle porte della sofferenza (12′). Sì, perché gli ospiti adesso si credono, mentre il Livorno ha paura. Per un quarto d’ora buono gli Amaranto faticano ad uscire dalla loro metà campo. A togliere le castagne del fuoco ci pensa Calvosa con una gran botta dalla distanza (28′): 3-1 e partita psicologicamente di nuovo in discesa per i ragazzi di Indiani. Nel finale il Livorno potrebbe arrotondare (Pagnini si salva in uscita su Bonassi), ma rischia pure quando l’arbitro sorvola su un contatto dubbio in area amaranto. Si chiude il 2024 e il girone di andata a +5 sul lanciatissimo Grosseto. Nel ritorno ci sarà da lottare, ma farlo con questo margine di vantaggio è corroborante.
Foto Simona Marzi