Sul podio del Campionato Mondiale svoltosi nei giorni scorsi in Norvegia, c’è un velista livornese che ha fatto del mare la sua grande passione: Antonio Gasperini, 19 anni, che studia in Spagna – per la precisione a Valencia – ma nelle cui vene scorre sale e salmastro respirato nelle libecciate labroniche.
Nella sua carriera ci sono già la partecipazione a tre campionati italiani optimist, due mondiali optimist, un mondiale 29er, un europeo Waszp, un Sail GP Inspire Grand Final a San Francisco (a luglio) e tante giornate fredde d’inverno spese al Circolo Nautico Livorno ad allenarsi. “I miei amici erano a giocare alla Play, in mare non volavano nemmeno i gabbiani dal vento forte che c’era…” e sono stati proprio quegli allenamenti che lo hanno portato oggi a competere tra i più forti a livello internazionale.
Il campionato mondiale Waszp Games 2024 Norway ha avuto inizio il 5 agosto scorso con 180 partecipanti che si sono sfidati in acque lontane e fredde, tanto diverse da quelle del suo moletto di Antignano dove con il suo optimist ha cominciato a navigare fin da bambino.
E a Sandefjord (Norvegia) è stato impegnato in 5 giorni di regate, 16 in tutto compresa una long distance (4° assoluto) e una sprint (risultato sfavorevole scartato).
Gasperini parte benissimo con un quarto posto nella prima regata per chiudere con una dodicesimo passando poi da due secondi posti che ad un mondiale sono veramente complicati. Il vento in mezzo ai fiordi è iniziato leggero nei primi giorni ma poi è arrivato anche a 30 nodi molto rafficato per la presenza di isolette tutto intorno. Antonio ha navigato bene in tutte le condizioni ma ha dato il meglio di sé con vento forte ed onda formata. Una libecciata da 20/25 nodi per capire, con quei cavalloni da ammaestrare per non finire sott’acqua come un sommergibile. Ha fatto cose strepitose ed altre meno, è difficile navigare sempre al top ma è stato capace di superare ogni imprevisto. Durante una regata, quando era nei primi 10, una busta di plastica gli si è attaccata alla pinna del foil di fatto fermando bruscamente la barca: ha scuffiato, tolto la busta, l’ha riposta nel salvagente per portarla a terra ed è ripartito riparte. Quella prova l’ha conclusa al 17° posto, perdendo posizioni che a vela costano molti punti di penalità.
Alla fine si è piazzato 6° assoluto ma soprattutto 3° tra gli under 21. Nella bandiera c’è la Spagna che rappresenta il suo club di appartenenza – naviga con il Real Club Nautico di Valencia – ma sul podio ha portato anche il tricolore, orgoglioso di essere italiano e livornese.