Coronavirus, la nuova ordinanza regionale: definite le strutture per la gestione dell’emergenza. Al centro l’Unità di crisi regionale, che si avvarrà dell’apporto di una Task force sanitaria
Con una nuova ordinanza regionale firmata ieri, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha riconfermato e messo a punto l’organizzazione della struttura regionale per la gestione dell’emergenza sanitaria da Coronavirus. Al centro del sistema, che assicurerà il costante rapporto con i livelli nazionale e locali, funzionerà l’Unità di crisi regionale, convocata e presieduta dal presidente. L’Unità si avvarrà di una Task force sanitaria (Tfs) ed opererà in stretto raccordo con la Sala operativa regionale della Protezione civile.
“Si tratta di una organizzazione – spiega il presidente Giani – che ha funzionato già nella prima fase dell’emergenza e che adesso riattiviamo anche alla luce delle indicazioni contenute delle indicazioni della recentissima circolare del Dipartimento nazionale della Protezione civile. Abbiamo la necessità di rispondere con la massima celerità e appropriatezza ad una situazione che si sta facendo sempre più complessa e che impone di dare le opportune risposte per garantire la salute dei cittadini e condizioni per lo svolgimento in sicurezza delle attività sociali, soprattutto lavorative e scolastiche.”
L’Unità di Crisi e la Task force sanitaria
L’Unità di crisi, oltre che dal presidente, è composta dall’assessore all’ambiente e alla protezione civile, dall’assessore al diritto alla salute, dal direttore generale della giunta regionale, dai direttori delle direzioni affari legislativi, difesa del suolo e protezione civile, diritti di cittadinanza e coesione sociale (quest’ultimo assume anche il ruolo di referente sanitario regionale), da un rappresentante della prefettura di Firenze, da uno rappresentante dell’Upi (Province) e da uno dell’Anci (Comuni).
La Task force è invece coordinata dal direttore della direzione regionale diritto alla salute e ne fanno parte i direttori generali delle Asl e della Aziende ospedaliere-universitarie. Supporterà la sua azione anche una struttura tecnico-operativa nell’ambito del Coordinamento regionale per le maxi-emergenze.