Carabiniere e partigiano, figura eminente dell’antifascismo
Il sindaco Luca Salvetti e la Giunta Comunale ricordano Giotto Ciardi carabiniere e partigiano, figura importantissima dell’antifascismo e della Resistenza, a 100 anni dalla sua nascita: nacque infatti a Boschi di Lari in provincia di Pisa nel 1921, anche se la città dove ha vissuto e operato fin dal 1945 è stata Livorno. Qui è scomparso nel 1995.
“Vogliamo ricordare in questa giornata, a nome dell’Amministrazione e della città, la figura del carabiniere e partigiano Giotto Ciardi, Medaglia d’Oro al Valor Militare per meriti di guerra partigiana, a 100 anni dalla sua nascita”
Giotto Ciardi è stato un uomo che ha capito da subito la natura del fascismo e saputo fare, dopo l’8 settembre, la scelta giusta. Volle fortemente essere carabiniere e fortemente volle stare con i partigiani.
Richiamato alle armi nel 1940, transitato volontariamente nell’Arma dei Carabinieri, all’atto dell’annuncio dell’armistizio, l’8 settembre 1943, Ciardi si trovava di stanza in Dalmazia. Le riflessioni maturate nei tre precedenti anni di guerra, unite a un temperamento deciso e ad una certa temerarietà, fecero sì che da quello stesso giorno si schierasse senza indugi con i partigiani, jugoslavi prima e italiani dopo, combattendo in Dalmazia e in Toscana.
Nell’aprile 1945, negli ultimi giorni di guerra, nella località di Avenza (una frazione di Carrara), si rese protagonista dell’episodio che gli valse la Medaglia d’Oro e varie altre onorificenze, anche internazionali conferite da paesi esteri che combatterono contro il nazifascismo.come la Bronze Star statunitense. Trattò la resa del presidio di cui faceva parte consentendo ai militari italiani di sfuggire sia alla cattura dei tedeschi che altre eventuali conseguenze a opera dell’esercito jugoslavo.
Oltre ai riconoscimenti, la guerra gli lasciò gravi mutilazioni che lo afflissero sino alla fine.
A Ciardi il Comune dedicò alcuni anni fa una importante pubblicazione, curata da Giovanni Laterra e distribuito nelle scuole cittadine.
Foto:comune.livorno.it