In previsione delle forti piogge che potrebbero cadere sulla nostra città, come accaduto nei giorni scorsi in alcune località italiane, conseguenti all’emergenza climatica che si è abbattuta sull’Italia da fine primavera e che ha provocato siccità, crisi idrica, ondate di calore e rischio incendi, il sindaco Luca Salvetti ha inviato una lettera agli addetti ai lavori e ai cittadini nella quale chiede una particolare attenzione e una mobilitazione generale per non farsi trovare impreparati.
La lettera è stata inviata al Prefetto della Provincia di Livorno, al Servizio di Protezione Civile della Regione Toscana, al Servizio di Protezione Civile della Provincia di Livorno, al Responsabile del Genio Civile di Livorno, al Presidente del Corsorzio di Bonifica di Livorno, al Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Livorno, alle Associazioni di volontariato e ai Gestori dei servizi pubblici di Livorno.
Nel testo della lettera si esortano i cittadini a segnalare eventuali criticità in città.
“La situazione climatica del nostro territorio e in genere dell’intero Paese di questi ultimi mesi e il ritorno della pioggia, caduta ieri e oggi – sebbene nella nostra città sia stata di modeste entità – richiama l’esortazione che deve guidare ognuno di noi alla conoscenza dei rischi del territorio e i comportamenti utili da adottare.
Gli esperti ci dicono che alla siccità può seguire infatti un periodo di forti piogge e rovesci che possono mettere in crisi il sistema idraulico e idrogeologico delle città, ora più di prima.
Consapevoli di tutto questo, e ricordando la drammatica esperienza del 2017, già da diverso tempo la Protezione Civile di Livorno sta svolgendo un attento lavoro preventivo sulla base del nuovo piano di protezione civile, e avendo presente l’importanza delle fasi della previsione, prevenzione e gestione dell’emergenza, chiediamo adesso a tutti soggetti coinvolti la massima collaborazione nel monitorare e segnalare ogni situazione di rischio.
Nel nostro piano il pronto intervento, la gestione dell’emergenza e la fase di supporto successiva all’eventuale evento calamitoso hanno una parte importante, ma è la fase di prevenzione e preparazione che devono avere priorità assoluta.
Non abbiamo la possibilità di modificare l’evento climatico, ma dobbiamo essere in grado di reagire con prontezza e anticipare il più possibile guai e danni con comportamenti corretti.
Alla luce di quanto sopra l’invito che rivolgo è quello di alzare il livello di allerta, ognuno per il proprio ruolo, compresi tutti i cittadini preziosi segnalatori delle eventuali criticità in città”.
La lettera è stata scritta questa mattina come spiega lo stesso Sindaco dopo essersi confrontato con gli Uffici e la Protezione Civile Comunale che sta svolgendo un attento lavoro di monitoraggio e prevenzione del territorio: “Oltre 3 mesi senza una goccia d’acqua e più di 5 mesi senza una poggia continuativa, le tabelle pluviometrica rappresentano benissimo un quadro straordinario e una vera e propria emergenza che riguarda l’intero paese e il nostro territorio.
Quando stamani abbiamo visto la pioggia è stata automatica la reazione di refrigerio rispetto al caldo sopportato per lungo tempo, immediatamente però l’attenzione si è spostato sui rischi che il cambiamento climatico ci propone. Gli esperti ci dicono che alla siccità può seguire un periodo di forti piogge e rovesci che possono mettere in crisi il sistema idraulico e idrogeologico delle città, ora più di prima. Consapevoli di tutto questo, e ricordando la drammatica esperienza del 2017, già da diverso tempo la Protezione Civile di Livorno sta svolgendo un attento lavoro preventivo sulla base del nuovo piano di protezione civile, in queste ore abbiamo rinnovato al genio civile e al consorzio di bonifica la richiesta di monitorare i corsi d’acqua e gli spazi adiacenti, abbiamo coinvolto in maniera sinergica i vigili del fuoco e tutte le associazioni di volontariato e chiediamo adesso ai cittadini la massima collaborazione anche nel segnalare situazioni di rischio.
Nel nostro piano il pronto intervento, la gestione dell’emergenza e la fase di supporto successiva all’eventuale evento calamitoso hanno una parte importante, ma è la fase di prevenzione e preparazione che devono avere priorità assoluta. In passato è costato molto farsi trovare impreparati, ed è con questa convinzione che dobbiamo chiedere la mobilitazione generale per ridurre quanto più possibile i rischi.
Non abbiamo la possibilità di modificare l’evento climatico ma dobbiamo essere in grado di reagire con prontezza e anticipare il più possibile guai e danni con comportamenti corretti”.
Foto:Simona Marzi