Un’anziana signora di Piombino si è rivolta ai Carabinieri dopo essersi accorta di essere stata raggirata. Giorni prima a casa sua si erano presentati un uomo e una donna, entrambi con uniforme blu (simile a quella in uso a molti istituti di vigilanza privata), che le avevano proposto l’acquisto di un servizio di vigilanza privata cercando di fare leva sui frequenti furti nelle abitazioni della zona.
Il contratto mostrato alla donna, riportava in bella evidenza, il logo e l’intestazione di un istituto realmente esistente, così come il corrispettivo iniziale richiesto per l’asserita prestazione d’opera, 70 euro, è sembrato alla donna una spesa sostenibile anche per una pensionata. Ma il sospetto di essere stata raggirata è emerso alcune ore dopo, quando la donna ha raccontato l’episodio alla figlia, e realizzando solo allora di non avere ricevuto né copia del contratto né la ricevuta per il pagamento effettuato.
I Carabinieri di Piombino, si sono posti fin da subito sulle tracce dei due sedicenti “vigilantes” e sono riusciti ad identificare un uomo e una donna, vestiti con uniformi da “vigilantes”, che avevano tentato di replicare il loro copione con un altro pensionato piombinese.
Da accertamenti svolti nell’immediatezza, i due, un 42enne e una 45enne del casertano, non sono risultati assolutamente dipendenti dell’istituto di vigilanza il cui logo era riportato nel falso contratto.
Per questo sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura labronica per truffa e tentata truffa, aggravata dall’età avanzata delle vittime.
È bene ricordare che l’Arma dei Carabinieri dedica, su scala nazionale, una particolare attenzione al fenomeno delle truffe, in particolare quelle nei confronti degli anziani.
In tale quadro, il Comando Provinciale Carabinieri di Livorno ha avviato una fitta campagna informativa per diffondere la conoscenza del fenomeno e fornire utili e pratici suggerimenti per evitare di cadere vittime di questo odioso reato. Lo scopo è quello di sensibilizzare la cittadinanza a riconoscere i potenziali tentativi di raggiro, descrivendone il modus operandi, invitandola a contattare le forze dell’ordine in caso di dubbi (112 NUE – Numero Unico di Emergenza o presso la Stazione Carabinieri più vicina). Se si è rimasti vittima, anche solo di un tentativo, di truffa, è sempre importante denunciare con fiducia per consentire alle forze dell’ordine di individuare i responsabili.