di Giorgio Billeri
NOCERA: Saladini 13, Truglio, Misolic 3, Soliani, Donadio 17, Czerapovicz 8, Cappelletti 6, Guastamacchia 6, Nonkovic 4, Matrone 2.
VERODOL PIELLE: Venucci 12, Kouassi, Alibegovic 11, Klyuchnyk 15, Ebeling 4, Bonacini 5, Gabrovsek, Lucarelli 13, Mennella 4, Leonzio 8.
Il fattore K, e non solo. Kluychnyk, il bell’addormentato di queste prime giornate, si ricorda di essere un signor centro. E con un filotto di punti e rimbalzi scava la trincea decisiva, quella che manda Nocera all’inferno e regala la quarta vittoria su quattro alla Pielle. Non solo, dicevamo: nel piccolo e angusto palazzo di Nocera, davanti a pochi intimi, in un’atmosfera da allenamento del giovedì (e onore ai dieci innamorati della Pielle che si sono sciroppati mille chilometri seguendo una passione), la Verodol Pielle ha giocato una partita seria. Senza esaltare, senza lustrini e cotillons, ma mordendo in difesa e trovando anche buone cose in attacco, soprattutto dal pivot ucraino, da Alibegovic (finalmente un “tre” di spessore, anche se è atteso a verifiche più probanti), da un Lucarelli sempre più brillante e dentro la squadra. E poi Venucci, micidiale quando arma il mancino dopo la step back: quando la carta d’identità è solo un numero…
Vittoria tutto sommato senza troppo batticuore, ed è abbastanza raro quando si parla di Pielle. E’ stato sufficiente gestire, controllare senza spremersi troppo, a tre giorni dal primo vero esame, quello di Latina. I campani difettano di centimetri, di peso, di esperienza: ci mettono il cuore, certo, ma salvarsi sarà una scalata del sesto grado. Intanto la Pielle resta al comando, ed è già molto.
Alla Pielle bastano due sgasate per scavare il tesoretto. 15-21 con le triple di Lucarelli e i jump dal middle range di Alibegovic, subito pimpante e in partita. Poi, dopo il (putroppo) consueto momento di sonno profondo che consente aic ampani di tornare sul 23-23, un’altra grandinata di triple di Venucci, ispiratissimo, e ancora di Lucarelli per tentare di mettere l’ipoteca sulla partita. Il più nove potrebbe gettare la Cenerentola di casa nello sconforto, ma ancora una volta alla banda di Turchetto difetta l’istinto del killer, quello che ti spinge a prendere per la gola l’avversario sofferente. Nocera invece, che si affida molto al tiro da tre punti non avendo totem sotto i tabelloni, chiude all’intervallo sul 33-39 e ci mette la firma, visto l’evidente divario fisico e tecnico delle forze in campo.
l fattore K, nel senso di Klyuchnyk, mette la parola fine alla partita con un terzo quarto sontuoso. Turchetto capisce che Nocera ha grossi problemi, la palla arriva all’uomo di Leopoli che può pasteggiare a champagne. Il parziale del terzo quarto, 22-12, chiude tutti i giochi: il finale è garbage time, dove non spremersi troppo: mercoledì sarà battaglia vera, sperando che Gabrovsek, oggi in panchina, possa dare il suo contributo. Finisce 72-59.
LE PAGELLE
7,5 Venucci. Diverte, si diverte. Nocera lo battezza al tiro, forse ha visto pochi video del mancino di San Vincenzo. Che ringrazia e ne mette 12. Funziona a meraviglia, sia da play che da guardia.
6 Bonacini. Deve ancora ritrovare il feeling con la retina: 1/6 è la spia di una condizione non ancora ottimale. Da regista tiene in mano la squadra con magistero, però.
7,5 Lucarelli. Sempre più arma illegale di questa squadra. Ha il vantaggio di giocare sempre con i nervi distesi, il battito cardiaco basso, la cosa giusta al momento giusto. 13 punti con tre triple di grande peso.
7,5 Klyuchnyk. Non ruba l’occhio sul piano estetico, un paio di passi abbastanza goffi ma poi, all’inizio del terzo quarto, dai suoi polpastrelli educati sgorga la vittoria numero quattro della Pielle. Può essere davvero l’arma in più, ma deve velocizzare soprattutto i piedi. Però, 15 punti e 9 rimbalzi….
7 Alibegovic. Il numero tre che potrebbe spostare gli equilibri. Alla sua prima partita fa vedere bagliori di classe, tiro, intuito. 11 punti come aperitivo.
6,5 Mennella. Poche cose, ma buone. Difensore colloso, appiccicoso, alla Pajola. In attacco sempre lucido. Che bell’acquisto.
6 Kouassi. E’ giovane, deve limare ingenuità e meccanica di tiro.
6,5 Leonzio. Stasera non c’è troppo bisogno di lui, e infatti rifiata in vista di Latina. Si prende solo sette tiri.
6 Ebeling. La solita presenza sotto i tabelloni, intimidazione e fisico. Ma in attacco potrebbe incidere di più