Match di cartello oggi all’Armando Picchi, con il derby tutto amaranto tra Livorno e Arezzo. Con il Livorno, rinvigorito dopo il cambio di guida tecnica e l’Arezzo, capolista assieme al Ravenna pronte a dare vita a una gara intensa. Gli aretini sono ancora imbattuti in trasferta (solo vittorie e due pari con Perugia e Ternana). Una sfida che assume i contorni di un test cruciale per capire a che punto sia il lavoro di Roberto Venturato.
L’ex tecnico del Cittadella, chiamato a invertire la rotta dopo un inizio di stagione a dir poco complicato, ha conquistato cinque punti in tre gare e dato una nuova fisionomia alla squadra. Alla vigilia del match, il tecnico non ha nascosto il rispetto per l’avversario ma nemmeno la fiducia nei propri uomini: «Affrontiamo la migliore del campionato, serve prestazione importante» — ha detto in conferenza stampa. «Loro sono forti, ma noi abbiamo valori: abbiamo giocatori con voglia, determinazione e qualità. Dovremo fare qualcosa di importante mantenendo intatta la nostra identità e rimanendo sempre all’interno della partita. Questo gruppo, in ogni caso, ha dei valori e può contare su giocatori che hanno voglia, determinazione e capacità. Credo che abbiamo ampi margini di crescita». Il tecnico ha poi sottolineato il suo dispiacere per la mancanza dei tifosi dell’Arezzo imposta dal divieto di trasferta: «Sappiamo che c’è rivalità e dispiace per il divieto imposto ai tifosi aretini, che impedirà che ci sia quello spettacolo sugli spalti che talvolta permette alle squadre di interpretare al meglio le gare».
Tatticamente il tecnico dovrebbe confermare il 4-3-2-1: dietro a Dionisi e Di Carmine confermato l’inserimento di Peralta come trequartista; a centrocampo Biondi, Marchesi e Hamlili per dare solidità e dinamismo. Dietro, i dubbi sulle condizioni di Gentile e Ghezzi lasciano spazio a Noce come certezza difensiva.
Dal canto suo, l’Arezzo si presenta al Picchi forte di un ruolino impressionante di vittorie e con la consapevolezza che la classifica lo vede primo in solitaria. Ma, come ha ricordato più volte Venturato, il derby non si vince sulla carta: servirà carattere, concentrazione e una prova di squadra. C’è anche da cancellare l’onta dell’ultimo precedente di tre stagioni fa in Serie D, quando l’Arezzo di Paolo Indiani passeggiò sul prato dell’Ardenza, vincendo 4-0. Oggi è l’occasione giusta per cancellare quella domenica e cambiare l’inerzia di un campionato.










