Il consigliere regionale Pd, Francesco Gazzetti, con una mozione chiede alla Giunta di intervenire nei confronti del Governo al fine di mantenere una fruibilità gratuita dell’area marina, istituita nel 2009, che si estende per circa 40 chilometri quadrati a 3,5 miglia nautiche dalla costa livornese
«Scongiurare l’applicazione di un contributo economico per l’accesso all’Area Marina Protetta della Meloria che deve invece restare un bene comune libero e gratuito. Le Secche della Meloria sono un luogo prezioso da preservare e tutelare: un’attrazione che affascina tanti visitatori e la cui fruibilità deve restare gratuita. Si tratta di un’area marina protetta (AMP), gestita dall’Ente Parco regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli che non deve essere soggetta ad una “gabella” ma che deve invece essere sempre più al centro di iniziative pubbliche utili per far crescere una sensibilità alla conservazione ed alla fruibilità sostenibile. E per arrivare a questi obbiettivi serve un coinvolgimento delle comunità locali e dei cittadini e non certo un’ipotesi di tassazione. Sulla stampa, alcuni giorni fa, sarebbe emersa, tramite le parole del presidente del Parco regionale Migliarino San Rossore e Massaciuccoli, la volontà del Ministero dell’Ambiente di obbligare, a partire dal 2023, gli enti gestori delle aree marine protette a chiedere un contributo economico alle persone per la fruibilità di tali aree. Un’ipotesi che, come richiedono i cittadini ed anche le Istituzioni locali, va scongiurata: un orientamento chiaramente emerso anche nella recente seduta del Consiglio Comunale di Livorno. Per questo, con questa mozione, chiedo alla Giunta regionale di attivarsi presso il Governo, ed in particolare nei confronti del Ministero dell’Ambiente, per superare la possibilità di introdurre un contributo economico per l’accesso dei visitatori all’area marina protetta delle Secche della Meloria, al fine di mantenerne una piena e gratuita fruibilità. E di istituire, inoltre, un tavolo con l’Ente Parco regionale Migliarino San Rossore e Massaciuccoli e gli enti locali territorialmente interessati, a partire dall’Amministrazione comunale di Livorno, per fare il punto su tale ipotesi e, più in generale, per concordare le modalità più efficaci per una sempre migliore promozione dello sviluppo sostenibile dell’area, prevedendo una maggiore consapevolezza ambientale e attenzione alla biodiversità marina tra i visitatori delle Secche della Meloria. Lo faccio anche perché conosco bene quale sia l’attenzione che in primis il Presidente della Regione Eugenio Giani ha per la Meloria, un luogo straordinario che visitammo insieme alcuni anni fa. Così come so bene quale sarà l’impegno che dedicherà anche a questo tema l’assessora regionale all’ambiente Monia Monni.». Questo è quanto chiede alla Giunta regionale Francesco Gazzetti, consigliere regionale Pd attraverso la mozione In merito all’ipotesi di richiedere un contributo per l’accesso all’area marina protetta (AMP) delle Secche della Meloria, al largo di Livorno.
«L’area Marina della Meloria si estende per circa 40 chilometri quadrati a 3,5 miglia nautiche dalla costa livornese. Così come previsto dal decreto istitutivo dell’area marina protetta si persegue la tutela e la valorizzazione delle caratteristiche naturali; la promozione dell’educazione ambientale anche attraverso la realizzazione di programmi didattici divulgativi; programmi di studio, monitoraggio e ricerca al fine di assicurare la conoscenza dell’area; la promozione dello sviluppo sostenibile e di un turismo eco-compatibili – continua Gazzetti – Prerogative che stridono con la possibilità di richiedere un contributo economico per accedere all’area. Siamo di fronte a un bene comune di grande valore, da proteggere mediante una puntuale regolamentazione, favorendo, così come ha fatto in questi anni l’Ente Parco, anche il lavoro delle realtà associative del territorio, come visite o escursioni, educazione ambientale e didattica legata alla biologia marina, rivolti alle scuole ed ai più giovani. Mantenere e assicurare la piena fruibilità e conoscenza di quest’area di enorme ricchezza naturalistica è una missione che non può e non deve venire meno».