È stato presentato oggi a Palazzo Comunale il progetto “Wanderandpick Livorno 2025”, che prevede la riqualificazione di un’area verde cittadina tramite la semplice messa a dimora di specie fiorite bulbose.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra l’Amministrazione comunale e l’associazione “Le Tribù della Terra – PACME Ong”.
L’iniziativa è stata illustrata dall’assessora alla mobilità e alla cura del verde urbano Giovanna Cepparello e dalla coordinatrice del progetto Alessandra Benati, dell’associazione “Le Tribù della Terra”.
L’area da riqualificare individuata dal Comune è quella di piazza S. Jacopo (conosciuta anche come piazza Brin), lo spazio verde di fronte all’omonima chiesa e alla Baracchina Bianca, dove fioriranno cinquantamila tulipani di specie rare.
A primavera saranno previste giornate dedicate alla raccolta dei fiori. La fioritura, che mediamente dura tre settimane, è infatti prevista a partire dall’ultima settimana di marzo.
“Dietro a tutto questo – ha sottolineato l’assessora Cepparello – c’è un preciso progetto paesaggistico e artistico, sono tulipani di 45 specie rare diverse e non vengono piantati a caso ma secondo un disegno che speriamo arricchirà la nostra città e ci regalerà momenti anche culturalmente molto alti. Tra l’altro la collocazione di questa piazza, di fronte al mare e ben visibile da tutti quelli che transitano sul viale Italia, ci regalerà sicuramente qualcosa di unico. In quelle tre settimane in cui i fiori saranno al massimo della loro bellezza, i cittadini, con un piccolo contributo che andrà all’Associazione per i costi sostenuti, potranno raccogliere i fiori e portarsi a casa un pezzettino di questa meraviglia. Cercheremo di organizzare qualche evento collaterale e qualche concerto per dare ancora più rilievo a questa iniziativa delle Tribù della Terra. Il nome del progetto, Wander and Pick, dà proprio l’idea del riacquistare la dimensione in cui si passeggia con calma e ci si gode questa bellezza. Secondo me il verde è anche una chiave per fare comunità, oltre a darci bellezza, arte e scienza. Sono proprio curiosa di vedere cosa verrà fuori su questa piazza S. Jacopo”.
Alessandra Benati ha precisato che dietro questo tipo di iniziative ci sono studi scientifici importanti e ricerche che coinvolgono vari esperti e dipartimenti universitari. Ma oltre all’aspetto scientifico ed ecologico va considerato soprattutto quello filosofico e psicologico, la parte emotiva ed artistica, che contribuisce a una vera e propria economia morale, spirituale e sentimentale. Sono fiori coltivati per essere recisi e portati a casa, come una volta era consuetudine, un qualcosa che ci manca e di cui dobbiamo riappropriarci. Di qui l’invito a venire a primavera a raccogliere i tulipani. Tra l’altro tagliare questi fiori serve a mantenere in salute i bulbi e ottenere un’ottima fioritura anche l’anno successivo, altrimenti il bulbo deperirebbe insieme al fiore non raccolto. “Noi – ha concluso Alessandra Benati – dopo la fioritura cerchiamo sempre di regalare i bulbi a tutti, adulti, giovani e bambini, perché conservarli e piantarli ci arricchisce nella parte individuale, intima e personale”.
La messa a dimora dei 50mila bulbi è già in corso in alcuni prati e aiuole interne alla piazza. Collaborano all’impianto alcuni giardinieri peruviani. Le tecniche padroneggiate dai contadini di quei paesi, principalmente per il trapianto di tuberi di patate, consentono infatti di eseguire a mano questa attività in maniera più precisa e più veloce, rispetto ai sistemi meccanizzati utilizzati nei paesi occidentali, e di disporre i tulipani non solo per filari, come avviene in Olanda, ma seguendo l’andamento curvilineo delle aiuole della piazza.