Oggi presentiamo una realtà nuova. Una realtà anticonvenzionale nel mondo e nel panorama calcistico odierno. Si tratta di un modello basato su principi ben precisi: sportività, inclusione, antifascismo e antirazzismo. L’idea Football Livorno come polo di abbinamento tra calcio ed integrazione sociale prende piede nell’estate del 2024. Anche se in realtà, la società nasce un paio di anni prima. È quindi necessario fare un passo indietro. Nel 2022, un gruppo di amici, mossi dalla volontà di giocare assieme, prendono iniziativa, con il primo allenatore della storia del Football, Carlo Fachinetti, costruendo in autonomia, tramite una sorta di collaborazione con l’Orlando, una squadra di Terza Categoria. I seguenti due anni saranno caratterizzati da una grande passione, altrettanta volontà, ma anche mille difficoltà. Nel tempo emerge la debolezza della società e la poca disponibilità a far progredire l’attività. I risultati sul campo non saranno esaltanti: il materiale scarseggiava, così come lo staff che nel corso della stagione perderà anche il Mister Fachinetti, che rassegnerà le dimissioni. Si chiude la prima stagione con pochi punti, tanti sforzi, ma anche con la soddisfazione di aver portato avanti un campionato senza punti di riferimento alle spalle, basandosi interamente sulla passionedi chi ha creduto nel progetto. Verso la fine del primo corso, subentrerà quello che sarà l’allenatore della seconda stagione, Diego Barra. La seconda stagione, sotto la guida di Barra, seguirà la falsa riga della prima ottenendo però qualche punto in più, e rinforzando ulteriormente lo spirito di squadra terminando la stagione al penultimo posto nel girone di Livorno.
A fine anno, però, la società fa presente ai suoi giocatori della mancanza di fondi per iscriversi al campionato successivo. Le opzioni sono due, o mollare, o prendere in mano la società. I componenti del “vecchio” Football Livorno fanno cerchio e mettono in piedi un’idea inedita a Livorno: un progetto di Calcio Popolare finalizzato a rendere il calcio un nucleo di integrazione, inclusione, emancipazione dell’individuo. L’obiettivo è quello di utilizzare il calcio come strumento socialmente e politicamente utile. Il Presidente “de facto”, è Francesco Chelli, coadiuvato dal segretario Andrea Sorrentino (portiere del Football Livorno) e dal tesoriere Matteo Abrans (attaccante del Football Livorno). La squadra è gestita da un Comitato Organizzativo composto da giocatori e da persone che hanno a cuore la causa. Il Comitato si riunisce per agire collettivamente e democraticamente per perseguire gli obiettivi prefissati, senza perdere di vista i valori cardine elencati nelle battute iniziali: sportività, inclusione, antifascismo e antirazzismo. Molte sono state le iniziative promosse dal “Football” per agire sui due fronti, e per far sì che si possa realizzare un percorso a lungo termine di calcio sociale autogestito. Nel corso di questa stagione, nelle partite casalinghe al “Della Pace”, l’evento sportivo è stato fatto coincidere con manifestazioni Pro-Palestina. A testimonianza della grande azione a sostegno di Gaza, durante la cena di Natale, è stata organizzata una lotteria il cui ricavato è stato devoluto in beneficenza alla Palestina tramite l’associazione SOS Gaza.
Per rendere il calcio uno strumento fondamentale per la comunità e per i quartieri sono state promosse iniziative di aggregazione e autofinanziamento come cene o tornei di calcetto, ed è stato reso super accessibile il prezzo del biglietto per le partite al “Della Pace”, includendo nel prezzo o Vin Brulè, o birra in omaggio a seconda della stagione. Il clima che si respira nelle partite casalinghe vale il prezzo del biglietto per l’ambiente che si è venuto a creare dopo tre anni di crescita continua. Questa stagione, infatti, il Football Livorno, è riuscito a portare sempre più persone a sostenere la squadra in virtù della grande azione svolta fuori dal rettangolo verde, ma anche per una squadra che è sempre più coesa e che quest’anno è riuscita a migliorare la sua posizione in classifica, salendo a quota 23 punti, anche grazie al contributo del Mister Simone Bernardi, ex match analyst della Pro Livorno Sorgenti, che, oltre ad affrontare la sua prima stagione da allenatore di una prima squadra, fa anche parte del Comitato Organizzativo.
Ma il Football non si vuole fermare qui, e nonostante la stagione sportiva sia volta al termine, le attività di inclusione sociale e di azione politica proseguiranno. Nelle prossime settimane sarà organizzato un “Pomeriggio di quartiere” al Parco Baden Powell di Corea, con merenda gratuita e distribuzione di materiali sportivi raccolti durante la stagione sportiva (alcuni dei quali donati da altre società, come il Rosignano).
In seguito, i ragazzi del Football allestiranno un torneo estivo, per poi concludere con la festa popolare al campo “Pitto”.
