Nota del consigliere di opposizione
Dopo aver letto i risultati economici di Aamps 2023, con un modesto utile di 130.000€, raggiunto solo grazie al riconoscimento in tariffa da ARERA pari a 1,2 milioni, per coprire i nuovi elevatissimi costi del personale (vedi internalizzazione dei 92 ex AVR, con un concorso anomalo, senza prove d’esame, unico caso in Italia) e di trattamento rifiuti (anche per la differenziata ormai al 60%), ho deciso di fare un accesso agli atti per capire la politica strategica dell’azienda ed analizzare il budget 2024, che èstato approvato dalla Giunta solo a luglio di quest’anno.
Oltre a prevedere utili assai ottimistici, come troppo ottimistiche furono le stime dei ricavi da vendita di energia del budget 2023 (che infatti sono stati circa 1/3 sul consuntivo 2023), il Budget 2024 prevedeva circa 14 milioni di investimenti tra fine 2024 e tutto il 2025 sull’inceneritore, con la volontà di spegnerlo entro la fine 2027. Lo si legge a pagina 16 del previsionale 2024, nella parte “Manutenzioni Straordinarie 2024”.
Questo sta ad indicare chiaramente, a differenza di quanto ha dichiarato ieri il Sindaco, che la volontà della Giunta non era affatto quella di spegnerlo, ma delle due l’una:
- o creare un buco multimilionario all’interno del bilancio Aamps, con i lavori non ancora iniziati, che si sarebbero quindi protratti almeno fino al 2026, impiegando minimo 14 milioni, per poi tenere in funzione l’impianto per appena due anni;
- o tenere in funzione l’impianto ben oltre il 2028, prendendo in giro i cittadini, portando comunque il centro di costo dell’impianto in perdita, a causa della Carbon Tax, ma come era sempre stato negli ultimi anni (tranne nel 2022 per il prezzo di vendita energia oltre 300 €/MWh);
La Giunta Salvetti, come dimostra la quarta consulenza per decidere sul futuro del TVR, assegnata a settembre 2024 al Prof. Pozzoli per circa 20.000€, era alla ricerca di qualcuno a cui dare la responsabilità di una di queste due scelte economicamente insostenibili. Considerato che c’è ancora un’indagine in corso della Corte dei Conti sulla gestione di Aamps, per eventuale danno erariale, è del tutto ovvio che RetiAmbiente non si sia voluta assumere la responsabilità di un buco milionario sulla pelle dei livornesi, cosi come era consapevole che, anche con questo revamping, l’impianto avrebbe incorso a perdite certe. Per questo ha fermato la Giunta Salvetti ed Aamps dal prendere decisioni economicamente insostenibili.
L’attuale impianto necessitava di investimenti ben più ingenti di 14-15 milioni, per diventare un termovalorizzatore di ultima generazione, che si facesse carico dei rifiuti di tutta l’area ATO Costa, che producesse molta più energia da rivendere sul mercato, e con una soglia di emissioni al minimo tale da evitare la Carbon Tax.
Senza una scelta così coraggiosa, da ammortizzare ovviamente qualche decennio, bene che venga dismesso.
Alessandro Palumbo
Consigliere Comunale FdI Livorno