L’azienda di Castagneto Carducci avrebbe evitato di pagare 100.000 euro di IVA
L’azienda avrebbe comunicato al Fisco acquisti di barrique dalla Francia diversi da quelli trasmessi dai Paesi dell’Unione Europea nell’ambito dello scambio informativo fra Amministrazioni degli Stati membri.
Questo input ha dato il via all’indagine da parte delle fiamme gialle di Cecina su un produttore di vini rossi. L’uomo era proprietario di vigneti impiantati sulla cosiddetta “strada del vino”, dove si realizzano vini da tavola di fama internazionale.
L’analisi dei documenti ha confermato le incongruenze sospette. L’azienda ometteva sistematicamente o registrava in maniera errata molte fatture riguardanti acquisti da altri Paesi Europei. Inoltre l’indagine ha dimostrato che l’azienda non contabilizzava somme di denaro derivate dalla cessione di bottiglie di vino oltre ad evitare i dovuti versamenti di I.V.A.
Il “ravvedimento”
Una volta scoperto il proprietario dell’azienda ha deciso di regolare i propri conti con il Fisco tramite il ricorso all’istituto del ravvedimento operoso. Questa procedura permette di sanare volontariamente omissioni o inesattezze durante i versamenti delle imposte a cui vengono applicate interessi e sanzioni in misura ridotta.
Specialmente in questo periodo di pandemia è fondamentale la tutela della concorrenza tra libere imprese. Bisogna evitare ad ogni costo che i soggetti evasori, grazie a dei prezzi più bassi praticabili tramite cessioni “in nero”, possano acquistare in modo illecito fette di mercato a danno delle aziende in regola dal punto di vista fiscale.