L’imprenditore avrebbe costituito una falsa ditta individuale per emettere fatture false
La Guardia di Finanza ha denunciato l’uomo che utilizzava una ditta individuale falsa per emettere fatture riguardanti consulenze inesistenti. In questo modo cercava di nascondere i guadagni provenienti da una SRL che lavorava nell’ambito di consulenze riguardanti la gestione dei rifiuti e le analisi di laboratorio.
La ditta individuale emetteva le fatture false nei confronti della SRL, con lo scopo di diminuirne gli utili e risparmiare sui pagamenti delle imposte. Questa ditta falsa non risultava nemmeno iscritta alla camera di commercio.
L’indagine della Guardia di Finanza
Utilizzando questa truffa l’imprenditore si avvantaggiava della tassazione prevista dal “regime forfettario” per le ditte individuali (con un’aliquota pari quindi al 5%), invece di quella riservata alle società di capitali (IRES al 24% e IRAP al 4,8%).
I servizi fatturati dall’azienda individuale sono risultati privi di qualsiasi fondamento.
Gli indizi principali sono stati l’assenza di dipendenti e mezzi, oltre alle cifre spropositate rispetto ai servizi che l’imprenditore diceva di fornire.
L’ammontare delle evasioni
Dopo aver segnalato la situazione all’Agenzia delle entrate per il recupero dell’evasione sono stati rinvenuti i seguenti dati:
- costi indeducibili dal reddito per oltre 130.000 euro
- IRES per più di 10.000 euro
- IRPEF per oltre 11.000 euro
- IVA per 19.000 euro
- ritenute d’acconto non operate per più di 11.000 euro
- IRAP dovuta per oltre 6000 euro
L’indagine ha inoltre permesso di mettere in atto la misura in vigore dal 2020 della responsabilità amministrativa per le società in caso di reati tributari.
Grazie a questa misura in questi casi viene colpita dalle sanzioni anche la persona giuridica, portando a sanzioni che colpiscono direttamente anche la società che he beneficiato dei reati.