UNIONE INQUILINI – SUNIA – SICET – UNIAT – ANIA e ASIA hanno scritto una lettera condivisa rivolta al sindaco Salvetti sulla situazione degli edifici pubblici inutilizzati. La richiesta è di attivare al più presto gli interventi finanziabili attraverso lo stanziamento da 219 milioni di euro deciso con il decreto del 5 Luglio 2021.
Visto che a Livorno sono presenti molti vuoti a perdere (edifici pubblici inutilizzati da più di 5 anni) sarebbe imperdonabile non approfittare di questa occasione. Molte di queste situazioni sono state segnalate all’amministrazione comunale nel corso degli anni. Inoltre l’ufficio del patrimonio possiede una ricca documentazione riguardo immobili inutilizzati, in degrado o male amministrati. Lasciare questi edifici in stato di abbandono provocherebbe una perdita di investimenti pubblici indispensabili per incrementare l’ERP, già vittima di svendite e privatizzazioni.
La situazione è aggravata dal momento di crisi economica attuale che difficilmente si risolverà nel breve – medio periodo. Si teme infatti un’onda di licenziamenti in tutta Italia. Durante una stagione segnata dall’incertezza strutturale del reddito da lavoro, in gran parte precario, è facile ipotizzare difficoltà crescenti nell’accesso a case con costi sostenibili. Questo rischio riguarda in particolare le nuove generazioni, per cui un aumento di ERP diventa indispensabile. Quindi deve essere prioritaria l’inclusione di un piano casa nel PRG.
Le richieste di intervento sugli edifici pubblici inutilizzati
Dato che il sindaco si è impegnato a garantire la salvaguardia e la sicurezza di tutti i cittadini si conta sulla sua disponibilità per una programmazione pluriennale a riguardo. Il suggerimento al sindaco è di verificare la sicurezza degli immobili pubblici inutilizzati e aggiungere regolamentazioni edilizie specifiche per questi ultimi. In attesa di questo si chiede al sindaco di emettere un’ordinanza per la verifica della sicurezza del patrimonio immobiliare privo di manutenzione.
Altro argomento da affrontare subito sono gli sfratti dovuti a morosità incolpevole. Questi hanno colpito le famiglie impoverite dalla crisi economica e costituiscono una situazione d’emergenza. Per questo motivo ci si augura che il sindaco, insieme all’assessore all’urbanistica, intraprenda atti concreti per aumentare il patrimonio pubblico di edilizia popolare.