Quella di ieri è stata una giornata difficile e impegnativa, per i cittadini e per la nostra Protezione Civile. In termini di quantità di pioggia caduta (81 millimetri) si è registrato il terzo livello più alto dall’alluvione del 2017.
Il sindaco Luca Salvetti commenta il funzionamento dell’organizzazione comunale.
“La nostra organizzazione ha risposto a pieno e il resoconto degli effetti del passaggio della perturbazione sono chiari. Si propongono quindi alcuni spunti di conforto.
Cosa ha funzionato?
1) Le previsioni di livello regionale sono state puntuali
2) la nostra struttura di Protezione Civile si è attivata alla perfezione
3) I livornesi e le livornesi hanno ricevuto adeguata informazione sui rischi e sulla necessità di porre le massima attenzione, principalmente riguardo agli spostamenti.
4) Giunta, Protezione Civile, Polizia Municipale, uffici, forze dell’ordine, Vigili del Fuoco e volontariato hanno lavorato perfettamente coordinati
5) Gli interventi su rii, torrenti e corsi d’acqua fatti da Regione e Genio Civile hanno confermato di essere idonei.
Una pioggia particolarmente intensa si è abbattuta sulla città, provocato allagamenti in molte zone. Il fenomeno si è verificato pressoché in tutte le aree urbane e cittadine colpite dalla perturbazione, che vanno dalla Liguria fino alla Maremma.
Molti adducono questi disagi all’intasamento di caditoie e bocche di lupo.
Su queste l’Amministrazione da un anno e mezzo sta investendo attraverso un piano puntuale che quota 600 mila euro. Molto è stato fatto e altro può essere sicuramente migliorato con un monitoraggio ancora più accurato delle 45 mila caditoie e bocche di lupo presenti in città.
La realtà vera però è che, di fronte alle “bombe d’acqua”, come ormai sono solite definirsi le precipitazioni ad alta intensità e concentrazione, come quella di ieri va in affanno l’intero sistema fognario delle città. Questi livelli di pioggia, concentrati a volte addirittura in pochi minuti, saturano il sistema delle condutture fognarie che a tratti faticano a smaltire le acque.
Ieri l’acqua, per la maggior parte dei casi, non ha trovato ostacoli od occlusioni nell’accesso alle caditoie. Al contrario, il grande afflusso nella rete ha creato un “troppo pieno” che ha messo in crisi molti tratti della viabilità cittadina e di alcune aree della città.
Riprova ne è il fatto che con la diminuzione dell’evento le strade interessate in poco più due ore erano tornate alla normalità, proprio grazie alla ripresa del deflusso regolare della rete.
Siamo convinti che molte delle nostre città necessiterebbero di profonde modifiche dell’intero sistema fognario, per lo più risalente ai decenni successivi al dopo guerra.
Si tratta di un lavoro lungo, costoso e invasivo, che stiamo ad esempio sperimentando con i recenti lavori in via Ricasoli. Un lavoro che realmente potrebbe migliorare il quadro complessivo.
Difficile immaginare che Corso Italia a Pisa, o il lungomare di Viareggio, che nelle stesse ore ieri sono andati sott’acqua con negozi invasi e danni importanti, non avessero visto attuati interventi e pulizie delle caditoie.
La stessa cosa vale per le strade di Livorno. Abbiamo investito, come detto, 600 mila euro per interventi sulle 45 mila caditoie e bocche di lupo presenti in città. Ve ne possono essere alcune non curate perfettamente? E’ plausibile, ma non è da quello che scaturisce il fenomeno degli allagamenti riscontrati ieri. Al di là di quanto andremo a fare in futuro dal punto di vista strutturale, rimane la mia personale soddisfazione per il lavoro svolto nelle ore di massima criticità, a conferma del livello di prevenzione, informazione alla cittadinanza e intervento operativo che questa città ha raggiunto e che registra un grado di assoluta eccellenza”.