Il consigliere di opposizione: “Comune condannato a pagare 56mila euro”
‘Amministrazione ha promosso ingiustamente un dipendente al posto di un altro, violando i criteri previsti dalla legge. Un danno da 56 mila euro che pagheranno i cittadini. Infatti, anche se l’atto porta la firma di persone ben precise, il PD ha deciso che a risarcire il danno saranno i livornesi, invece, che il dirigente responsabile dell’illecito.
Con parole pesantissime il giudice ha condannato il Comune e accertato che la nomina non fu fatta secondo i criteri meritocratici previsti.
A pagina 4 della sentenza si legge che l’Amministrazione ha violato le «regole di buona fede e correttezza nella procedura selettiva». Andando oltre si legge che una parte della tesi difensiva del Comune «non corrisponde al vero». Infine – conclude il giudice – la motivazione della scelta, priva di qualsiasi fondamento, risulta essere «meramente apparente».
Non sappiamo, quindi, quali altri criteri di valutazione siano stati adottati; certo non «il curriculum, i requisiti culturali, la capacità professionale e l’esperienza maturata».
Davanti ad un giudizio così severo, si fatica a comprendere come questa promozione, ingiusta e priva di motivazione, possa essere frutto di un mero errore o della sbadataggine. Un atto marcatamente frutto di discrezionalità per il quale si dovrebbe essere chiamati a rispondere personalmente; eppure la maggioranza ha deciso di non chiamare in causa il dirigente che, a questo punto, sembra godere di una specie di immunità.”
Alessandro Perini