La Risposta dell’Assessora Barbara Bonciani alle accuse nei confronti dell’Amministrazione comunale di navigare a vista sulle questioni legate al porto
“Il Comune di Livorno ha dimostrato fin dall’inizio del mandato della Giunta Salvetti piena consapevolezza e impegno sulle questioni portuali. L’assessorato al porto ha permesso di stabilire un legame solido fra amministrazione comunale e comunità portuale, in cui il Comune nell’ambito delle proprie competenze ha svolto e svolge un ruolo propositivo, di supporto e impulso che si sono evidenziati dall’impegno sulla Darsena Europa e sui collegamenti ferroviari retroportuali, a quello a fianco delle imprese e dei lavoratori, con la firma del Patto per il lavoro, la competitività e la coesione sociale della città porto di Livorno, che ha riunito la comunità su impegni comuni che guardano al futuro; sul fronte ambientale con la firma del Livorno Blue Agreement e della generale migliore integrazione fra porto e città. Per quanto riguarda le accuse avanzate da Buongiorno Livorno emerge una sostanziale inconsapevolezza e scarsa attenzione sull’attuale situazione concernente la Stazione Marittima, per la quale peraltro nell’ambito della settima commissione non sono stati chiesti approfondimenti sullo stato del procedimento urbanistico. Indubbiamente quella della settima commissione sarebbe stata occasione utile per esprimere interessamento e chiedere chiarimenti sulla questione che viene riportata in modo completamente errato nell’articolo e con accuse al Comune di navigare a vista.
In ogni caso per chiarire e colmare la scarsa conoscenza e confusione sul tema espressa da Buongiorno Livorno, insieme all’assessora Viviani pare importante chiarire che per quanto riguarda il piano attuativo Stazione Marittima, è stato convenuto fra Amministrazione comunale e Autorità di sistema portuale di contestualizzare e attualizzare le previsioni in questo riportate per adeguarle al momento attuale e a maggiore coerenza rispetto alla programmazione dell’Adsp e alla nuova pianificazione comunale.
Per quanto riguarda la riconversione funzionale dell’area dell’ex Rivellino menzionata nell’articolo, si ricorda come questa non risulti condizionata in alcun modo dalla definizione del Piano attuativo della Stazione Marittima, seppure è evidente la volontà di una rilettura complessiva delle aree di interfaccia porto città che verrà ridefinita nell’ambito del nuovo Piano Operativo comunale, il cui procedimento è stato avviato dalla giunta comunale nell’ottobre scorso.
Non si comprende poi, quali piani particolareggiati dovrebbero essere definiti dal comune se non quello già citato per l’area della Stazione marittima.
Si ricorda altresì come la crisi del settore crociere e i riflessi sul terminal Porto Livorno 2000 siano state fin dall’inizio attenzionati dall’Amministrazione comunale nelle Cabine di regia città porto fin dall’aprile 2020, dove in sinergia con Adsp MTS l’Amministrazioe comunale si è impegnata per il riconoscimento alla società che gestisce il traffico passeggeri dell’applicazione delle norme previste nell’allora Decreto Cura Italia per la sospensione e riduzione dei canoni concessori.
In quei momenti così importanti per far fronte agli effetti della pandemia sulla società e sui lavoratori non c’è stata alcuna attenzione da parte di Buongiorno Livorno sulla questione nell’ambito delle attività del Consiglio Comunale, si ricorda in proposito il voto negativo espresso da Buongiorno Livorno in Consiglio Comunale sull’atto di indirizzo n. 71 del 19/5/2020 presentato dalla maggioranza sull’emergenza covid 19 sul porto di Livorno e sulle prospettive occupazionali, di competitività, occupazione e infrastrutture, in cui a fronte della crisi economica che si riversava sul porto e in particolare sul terminal passeggeri si chiedeva alla Giunta di rappresentare al MIT le criticità sulle opere infrastrutturali del porto di Livorno per favorirle in tempi certi e di monitorare i livelli occupazionali in ambito portuale. Voto negativo che stride con le accuse mosse all’Amministrazione e denota una sostanziale incoerenza dell’azione politica a favore del porto, delle imprese e dei lavoratori”.