“Ricordare significa anche non rassegnarsi mai nella ricerca della verità”
Sono queste le parole pronunciate dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e nella giornata in memoria delle vittime del terrorismo ci permettono di ricordare chi ha perso la vita lottando per la libertà.
Il 9 maggio infatti non è una data qualsiasi. In questo giorno, 44 anni fa Aldo Moro venne ucciso dopo 55 giorni di prigionia.
La Repubblica Italiana, con la legge numero 56 del 4 maggio 2007 ha deciso di riconoscere il 9 maggio come giorno della memoria al fine di ricordare ogni vittima cancellata dal terrorismo. Per il secondo anno consecutivo, l’Amministrazione Comunale di Livorno ha aderito a questa iniziativa e nella mattina di lunedì 9 maggio 2022 si è riunita nella Sala del Consiglio Comunale assieme alle Autorità Civili e Militari, le Associazioni Partigiane dell’Anpi, Anppia, Anei ed Aned ed il Prof. Francesco Tamburini del dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Pisa. Nella Sala erano presenti anche Paola e Maurizio Mannocci, figli dei livornesi Lina Ferretti, che perse la vita nella strage di Bologna il 2 agosto 1980 e di Rolando Mannucci, ferito gravemente e rimasto invalido, successivamente deceduto a causa dell’esplosione alla stazione del capoluogo emiliano.
Come si riesce a passare un messaggio così importante a chi, come le ragazze ei ragazzi più giovani, non ha vissuto quei momenti tragici del nostro paese? Ricercando ogni giorno i valori democratici e costituzionali, senza mai rassegnarsi laddove sembrano venir meno e rialzarsi quando sono offuscati, proprio come fece l’Italia dopo quel 9 maggio di 44 anni fa.