Pieragnoli e Mainardi, presidente e vicepresidente di Confcommercio, sulla mancata promessa di programmazione del Comune di Livorno. “Si ricomincia con i mercatini in dispregio delle categorie del territorio”
Il direttore provinciale Confcommercio Federico Pieragnoli e il vicepresidente provinciale Marco Mainardi si scagliano contro il Comune, a causa della mancata promessa di programmazione dei mercati ambulanti.
“Domenica c’è il tradizionale mercato Fiva Confcommercio alla Rotonda, un appuntamento da calendario comunale approvato all’inizio dell’anno. E che fa l’ufficio commercio del Comune? Ne approva uno “importato”. Nello stesso giorno e ovviamente senza avvertire le categorie, che vengono chiamate solo quando serve per promuovere gite in bici e strade chiuse, ma mai per consultazioni sulle strategie di sviluppo economico della città. Ci chiediamo a che serva la programmazione del calendario iniziative, se ogni anno si concede zitti zitti l’autorizzazione estemporanea e per nulla condivisa di eventi commerciali privati e di sconosciuta provenienza”.
Il direttore provinciale Confcommercio Federico Pieragnoli è netto: “L’equilibrio tra le diverse tipologie distributive, in questo caso mercato ambulante e commercio in sede fissa, viene raggiunto con una visione d’insieme e col concerto del associazioni di categorie. Allora i mercatini possono contribuire alla vivibilità della città e di tutte le attività economiche. Ma a chi giova questa svendita di suolo pubblico a chiunque ne faccia richiesta? Si promette concertazione e sostegno alle imprese, ma poi il Comune non ha tempo di ascoltarci. E se ci ascolta risponde positivamente, per poi proseguire sulla sua strada”.
“Il nostro calendario mercati è stato approvato a novembre 2019” precisa Marco Mainardi, vice presidente provinciale Fiva Confcommercio. ” E, oltre al rispetto del calendario, gli ambulanti hanno doveri precisi e precise responsabilità. Questi mercatini che millantano provenienze di eccellenza e si nascondono sotto il cappello dei centri commerciali naturali, quali garanzie presentano?
Non siamo certo a fare una battaglia di retrovia contro la concorrenza, in teoria c’è spazio per tutti, basta intendersi sulle date e sulle modalità. E soprattutto ascoltare chi opera nel settore da decenni, perché magari qualche consiglio su come organizzare le iniziative commerciali in città lo possiamo dare.
Questa volta ci sentiamo presi in giro, il comportamento del Comune delegittima le associazioni di categoria, non solo gli ambulanti. Da soli rappresentiamo (e solo a Livorno) 550 ambulanti, un’associazione commerciale privata chi rappresenterebbe?”.