I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Livorno hanno dato esecuzione ad un decreto di perquisizione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Livorno, nei confronti di una 43enne indagata per i reati di furto e ricettazione.
La perquisizione è stata eseguita a Prato a seguito di un’ indagine lampo coordinata dalla locale Procura della Repubblica ed eseguita dai Carabinieri.
Infatti, appena lo scorso 30 marzo era stata presentata presso la Stazione Carabinieri di Livorno Centro una denuncia per furto avvenuto nel pomeriggio del 28, presso un negozio di abbigliamento.
Il giorno successivo, i Carabinieri della Sezione Operativa, hanno acquisito i video dei sistemi di videosorveglianza interna del negozio ed hanno individuato una coppia, composta da una donna e da un ragazzo. Durante la prova di alcuni capi di abbigliamento, la donna ha occultato alcuni di essi (indossandoli sotto ai propri) mentre il ragazzo faceva da “palo”.
I due hanno fotografato, col proprio cellulare la merce, come se avessero l’intento di proporla a terze persone.
Tramite vari sistemi di videosorveglianza, i due autori dei furti sono stati filmati mentre la refurtiva veniva depositata nel cofano della loro auto.
L’incrocio dei dati investigativi raccolti dai militari dell’Arma ha consentito di identificare l’autrice del furto, già nota alle forze dell’ordine, riuscendo a risalire alla sua dimora.
I dati emersi sono stati tempestivamente inoltrati con richiesta di decreto di perquisizione alla Procura della Repubblica di Livorno che, assunto il coordinamento delle indagini, ha accolto le ipotesi dei Carabinieri, emettendo il decreto volto alla ricerca della refurtiva.
Nel corso della perquisizione, avvenuta all’interno dell’abitazione della donna e presso un container, è stato rinvenuto il seguente materiale oggetto del sequestro: circa 260 capi di abbigliamento e oggettistica griffati, per un valore di circa 50 mila euro; 4 televisori di diverse dimensioni per un valore complessivo di circa euro 4 mila euro; 72 mila euro di contante.
Il materiale rubato nel negozio di Livorno è stato rinvenuto e riconosciuto immediatamente dal negoziante al quale sarà restituito.
I restanti materiali saranno oggetto di ulteriore accertamento da parte dei Carabinieri al fine di individuarne l’effettiva provenienza.