Il comitato Salviamo il Parterre ha portato avanti la petizione con 1072 adesioni e ieri, 14 dicembre, l’ha depositata in Comune
Ieri, 14 dicembre 2020, è stata consegnata presso il Comune di Livorno, con destinatario il Sindaco Luca Salvetti, la petizione “Salviamo il Parterre”, contenente 1072 firme di Cittadini Livornesi maggiorenni. L’istanza è stata portata avanti dal Comitato “Salviamo il Parterre“, gruppo apolitico nato dalla confluenza di cittadini che, dopo aver appreso in primavera la notizia che il nuovo ospedale livornese dovrà sorgere al posto dell’attuale parco, si sono mobilitati affinché venga ridiscussa tale decisione.
Il Nuovo progetto della Giunta Salvetti, in collaborazione con ASL Nord – Ovest, prevede la cementificazione di almeno 18.600mq del Parco Pertini, andando a colpirne la parte più recente, la grande pista di pattinaggio e tutto il verde circostante, vivo di centinaia di alberi pluridecennali e prati molto vissuti dalla cittadinanza. Il progetto prevede, al termine dei lavori, una non chiara restituzione del verde che, oltre ad essere conteggiata in maniera confusa, risulterà vincolata ai costi e alla durata dei lavori.
Inoltre, il processo partecipativo messo in piedi dal Comune, costituito da tre soli incontri pubblici (di cui due telematici), si è rilevato semplicemente un percorso “informativo” unidirezionale, dove ogni proposta e perplessità mossa cittadini non ha avuto modo di essere discussa.
Il testo della petizione
Tutto questo non è passato inosservato ai più, tanto che la petizione, nonostante le rigide limitazioni imposte dai decreti ministeriali, in un solo mese ha raccolto oltre mille consensi.
La petizione sottoscritta dai cittadini recita le seguenti parole: “Mi dichiaro contraria/o alla localizzazione del Nuovo Ospedale all’interno del parco pubblico S. Pertini, già Il Parterre. Chiedo quindi che vengano valutate delle alternative progettuali più adatte a tale scopo”.
La protesta, collegata al danno ambientale, non è la sola nata nel panorama Labronico: numerosi gruppi di cittadini denunciano altri aspetti nebulosi del nuovo progetto, preoccupandosi ad esempio del destino dell’attuale ospedale (anch’esso non chiaro) e chiedendosi se il nuovo monoblocco, viste le modeste dimensioni, potrà sostenere le esigenze sanitarie di un’intera città.
Il Comitato resterà a disposizione di tutti coloro, cittadini e politici, che vogliano confrontarsi e informarsi sul futuro di questo progetto tanto importante per la città.