Su ordine della Procura della Repubblica di Livorno, i Carabinieri della Compagnia di Livorno, nell’ambito delle indagini, tuttora in corso, condotte per la morte di Denny Magina , hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di due soggetti, entrambi di origine tunisina, di 30 e 33 anni, ai quali è stato contestato il reato di spaccio di sostanze stupefacenti.
La misura cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Livorno su richiesta del Pubblico Ministero che dirige le indagini, è stata emessa sulla scorta delle risultanze investigative finora emerse dalle indagini svolte dai Carabinieri . In particolare i due arrestati sono accusati di aver trasformato l’abitazione occupata in via Giordano Bruno nr.8, in una vera e propria centrale dello spaccio, conosciuta e molto frequentata, vendendo cocaina, marijuana e hashish. Secondo la contestazione il luogo e la costante disponibilità di stupefacenti erano noti agli assuntori livornesi tanto che spesso le consegne avvenivano anche senza alcun precedente contatto telefonico. Oltre 20 gli acquirenti che sarebbero stati identificati.