Comunicato stampa a firma UNIONE INQUILINI – SUNIA – SICET – UNIAT – ANIA Daria Faggi – Patrizia Villa – Roberto Pagni – Roberto Vivaldi – Edda Burgio
“Oggi anche a Livorno consegnamo al Prefetto il documento dei sindacati nazionali (firmato da SUNIA, SICET, UNIAT, UI CGIL CISL UIL) per comunicare al Governo la grave situazione presente anche nel nostro territorio e le nostre preoccupazioni per la carenza di risorse (case) per fronteggiare l’emergenza.
In tutto il paese si registra una condizione di acuta sofferenza, tale da mettere a rischio la coesione sociale; i dati nazionali rilevati dall’ISTAT sull’aumento della povertà assoluta sono impietosi: poco meno di un milione di famiglie povere vivono in affitto, e rischiano di perdere la casa.
Parliamo della perdita di uno dei diritti umani fondamentali e dunque non negoziabili, perdere la casa viola il diritto di tutela dei minori, mette a rischio la salute di tutti i membri della famiglia, specie in assenza di strumenti e risorse da parte dei comuni, per garantire il passaggio da casa a casa.
A oggi, nonostante l’ingente finanziamento del PNRR e le raccomandazioni del parlamento Europeo manca un piano casa nazionale di ERP per sostituire l’ingente patrimonio pubblico venduto e privatizzato.
Vogliamo chiedere al Prefetto di promuovere un tavolo istituzionale, per una trattativa con gli enti pubblici e le società immobiliari per ottenere case in affitto da destinare agli sfrattati. La carenza grave di risorse potrebbe mettere a rischio l’attuazione dell’ottimo protocollo d’intesa sul disagio abitativo siglato a Livorno con il Prefetto.
Al governo inviamo chiare e semplici proposte:
1) il rifinanziamento del fondo morosità incolpevole e sostegno all’affitto per il 2023.
2) risorse straordinarie ai comuni per acquisire in affitto o in proprietà alloggi da assegnare anche temporaneamente in attesa dell’assegnazione ERP, e da affittare a canoni proporzionali al reddito alle famiglie sfrattate con fragilità socio economica accertata.
3) istituire con urgenza una banca dati del patrimonio pubblico o privato inutilizzato (anche per evitare gravi danni erariali e prevenire ulteriore degrado che potrebbe mettere a rischio, oltre al decoro urbano, anche la sicurezza e l’incolumità dei cittadini), da destinare a uso sociale
4) Eliminazione della cedolare secca per i contratti a canone libero, e ulteriori incentivi fiscali per i proprietari disponibili a rinegoziare i canoni di locazione (canoni concordato) per prevenire la morosità incolpevole.
5) Avvio di un grande piano di nuova ERP senza consumo di suolo.
Infine la situazione in questi giorni si è ulteriormente aggravata a causa della guerra in Ucraina che costringe la popolazione a fuggire; si tratta di persone fragili e spaventate che vanno accolte e ospitate. Ma questo crea un ulteriore problema in quanto il dramma dei rifugiati si somma e moltiplicata il dramma degli sfrattati.
Sarebbe necessario da parte del Governo stabilire un periodo di sospensione degli sfratti fino alla firma di un trattato di pace che ponga fine alla guerra”
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