Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa a firma Unione Inquilini Livorno, Sunia, Sicet, Uniat, Ania, Asia.
“A luglio si tornerà a sfrattare, dopo una fase drammatica dovuta alla pandemia, che ha prodotto una crisi profonda nel tessuto lavorativo della popolazione.
Serve un piano casa nazionale e locale per trasformare gli edifici pubblici e privati abbandonati, le ex caserme, le ex scuole in edilizia residenziale pubblica per garantire il passaggio da casa a casa alle famiglie sfrattate.
Anche gli enti previdenziali, le banche, le fondazioni devono mettere a disposizione alloggi che da anni sono sfitti.
Chiediamo al Sindaco di farsi capofila per raggiungere questi obbiettivi.
Chiediamo al Prefetto un Tavolo per attivare le grandi proprietà immobiliari.
Come sindacati casa, avevamo sollecitato la giunta comunale per avere risposte chiare e univoche alle osservazioni che tutti noi abbiamo mosso nei confronti dell’operato dell’Ufficio Anagrafe, che opera in modo difforme rispetto alla gran parte degli altri comuni.
Costatiamo che si è avviato un percorso positivo per le categorie fragili che vivono in edifici inadatti all’abitazione (ex scuole, ex caserme, magazzini, etc) o agli sfrattati che vogliono la cancellazione di una residenza mendace in una casa da cui sono stati sfrattati (anche da mesi o da anni), e chiedono una residenza fittizia presso il comune, previa verifica del loro stato alloggiativo, e tuttavia ancora non abbiamo un protocollo per chiarire i requisiti e le modalità di richiesta della residenza fittizia.
Inoltre rinnoviamo la richiesta di un incontro congiunto con gli assessori alla casa Andrea Raspanti e all’urbanistica Silvia Viviani che sta curando la redazione del nuovo PRG di Livorno, per discutere un piano casa, per dotare la città di nuove case di Edilizia residenziale pubblica.
Una questione nevralgica per la tenuta sociale della nostra città, che rischia terminato il blocco sfratti, un collasso pericoloso per la pochezza delle risorse a disposizione”
Foto:pixaby