Comunicato stampa a firma Potere al Popolo
“Sono scaduti ieri i termini della procedura di licenziamento collettivo per 25 lavoratori della MT Logistica, titolare dell’appalto di movimentazione automobili all’interno del piazzale della Bertani Trasporti Spa.Si è così inutilmente consumato lo spazio “esplorativo” apertosi, grazie alla pressione dei sindacati e dello stesso Comune, con la trasformazione della procedura da licenziamenti individuali a collettivi.
Giunge a questo brutto epilogo una vicenda lunghissima cominciata diversi anni fa, quando l’Elia Ambrosetti cedette il passo alla Bertani, che ottenne il risultato di poter esternalizzare le lavorazioni, utilizzando cooperative e imprese.
Le dure lotte che i lavoratori allora sostennero gli valsero almeno il diritto di essere reimpiegati nelle nuove realtà pur scontando un peggioramento delle condizioni contrattuali e di lavoro.Oggi senza una reale crisi che giustifichi tale esito, ma con il solo scopo di abbassare ulteriormente il costo del lavoro, la Bertani Spa si è stolidamente attestata su una posizione di assoluto rifiuto verso ogni soluzione che rendesse più sostenibile l’appalto della con MT Logistica, la quale a sua volta si è opposta ad ogni ripensamento pur davanti alle mille prove di serietà, professionalità e attaccamento al proprio lavoro dimostrate in questi mesi dai lavoratori.Sono questi stessi, infatti, a denunciare le mille irregolarità presenti sul lavoro, dalle condizioni accidentate del piazzale, privo da tempo della minima illuminazione in aree importanti, dall’assenze di forniture di vestiario e DPI, dalla mancanza assoluta di sanificazioni di ambienti e mezzi frequentati a turno da più squadre al giorno, fino all’insufficiente presenza di bagni e docce e alle condizioni igienicamente insostenibili dei locali mensa.Si rammaricano amaramente e confessano di vergognarsi, giunti a questo punto, di aver accettato di svolgere lavoro non retribuito oltre il normale orario.
Oggi la Bertani risponde chiamando, da fuori città, suoi dipendenti perché sostituiscano gli attuali addetti, accollandosi un costo enorme, addirittura superiore a quello che avrebbe consentito di risolvere in tutt’altri termini la situazione.
E’ chiaro che queste situazioni, di cui il paese è pieno, non potranno essere risolte senza rivedere totalmente il sistema degli appalti, creato e voluto negli anni sui piazzali.
Per adesso però si tratta di sostenere in ogni modo la lotta dei lavoratori MT, che non avendo ancora ricevuto le lettere di licenziamento sono tuttora formalmente attivi, ragion per cui hanno deciso di prolungare lo sciopero e continueranno nei prossimi giorni a presidiare l’azienda.Chiediamo a tutta la città, a tutte le forze politiche, alla stessa Amministrazione di sostenere questa lotta e sviluppare un’opportuna iniziativa perché l’ipotesi peggiore sia scongiurata.
Fra MT, Palumbo ed altre situazioni di crisi, Livorno rischia di perdere, entro fine anno, altre decine e decine di posti di lavoro, in una realtà già drammatica.
Non ce lo possiamo permettere. Non dobbiamo permetterlo”