La lettera al Sindaco e al Prefetto di Luca Papaianni, vice presidente Apit. Richieste spiegazioni sulla chiusura dei negozi di toeletatura cani
“Chiedo cortese spiegazione concreta e logica, riguardo ad un problema legato alla attività di famiglia, ovvero negozi di toeletatura cani con rivendita di mangimi e accessori. Da domenica la Toscana diventa zona rossa. Quindi sono previste limitazioni.
Secondo le norme possiamo andare a comprare il mangime per il cane, ma non possiamo portare il cane in toeletatura per assicurare la sua igiene e quella della famiglia. Non pongo le incongruenze su centinaia di questioni, mi limito al mio caso. L’illogicità di questa norma sorge sul perché possa andare dal barbiere e dal parrucchiere, premetto che ritengo congruo e opportuno tenere aperte queste attività se svolte in sicurezza, ma non posso portare il cane o il gatto in toelettatura.
Nel mio caso specifico, ma identico a migliaia di attività in Italia, le persone possono entrare in negozio per comprare il cibo per gli animali, ma non possono entrare per consegnarmi il cane da toelettare. Perché? Io voglio capire perché? Io voglio la spiegazione logica? In toelettatura non c’è contatto con le persone, nella vendita del mangime si e allora perché si chiude una parte dove non esiste contatto?
Da marzo ad oggi non è cambiato niente, questi problemi si sono già presentati a suo tempo. In passato il Friuli Venezia Giulia, la Liguria e l’Emilia Romagna fecero ordinanze per autorizzare la riapertura delle toelettature sul proprio territorio, seguite poi dall’ex governatore di regione Rossi e si pensava che il problema fosse superato.
Difatti questo tipo di esercizio a maggio veniva dichiarato essenziale aggiungendo che era stato un errore chiuderlo, oggi però lo rifacciamo. Perché? Cortesemente vi chiedo di prendere una posizione in merito. Di assumervi le responsabilità dei ruoli che ricoprite e di contraddire norme che non hanno buon senso. Resto in attesa di una vostra delucidazione in merito.”
Luca Papaianni – vicepresidente APIT e coordinatore di Livorno e provincia