Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma Aurora Trotta – consigliera comunale di Potere al Popolo Livorno
“Questa mattina come Potere al Popolo Livorno siamo stati presenti all’assemblea dei lavoratori Iss Palumbo, che si è svolta nel piazzale di fronte all’Eni.
La Iss Palumbo è aggiudicataria di un appalto per Eni e si occupa di spedizioni, uffici, magazzino e trasporti.
Ma da questo 31 gennaio la stessa Palumbo ha deciso di licenziare alla scadenza dell’appalto, in maniera preventiva, tutti i trentacinque lavoratori che vi operano, poiché anche Eni non aveva ancora predisposto un nuovo appalto.
Abbiamo ascoltato con attenzione le richieste dei lavoratori e lo sconcerto delle sigle sindacali, poiché si tratta di una operazione chiara e netta.
È davvero assurdo che questa decisione sia stata mantenuta anche dopo il rinnovo del nuovo bando di gara in scadenza da parte di Eni.
Proprio per questo motivo ci abbiamo tenuto a sottolineare che è necessario continuare a tenere alta l’attenzione su questa vicenda, poiché molti hanno speso parole di supporto verso gli stessi lavoratori, a partire dalle varie istituzioni.
Questo non è sufficiente, proprio perché dobbiamo strappare degli impegni da parte della Iss Palumbo ed anche da Eni, che ricordiamo essere in buona parte di proprietà statale.
Ad oggi le uniche dichiarazioni che sono state fatte non assicurano niente ai lavoratori e tantomeno al territorio.
Non riteniamo accettabile questo atteggiamento e crediamo, invece, che sia una modalità per ribassare ulteriormente i salari ai lavoratori come predispone tutto “il sistema degli appalti”.
Come Potere al Popolo abbiamo depositato una interpellanza che dovrà essere discutessa a breve nella Terza commissione consiliare e che chiede di audire i vertici della Iss Palumbo, i vertici di Eni, tutte le sigle sindacali, l’Assessore con delega al Lavoro locale Simoncini e l’Assessore con delega al Lavoro regionale Marras.
Adesso non possiamo più aspettare questo lento declino ma ci vogliono impegni nel mantenere i 35 lavoratori coinvolti e dichiarazioni pubbliche, perché sappiamo che il silenzio non aiuta questa causa ma la fa morire lentamente.
Invece c’è bisogno di rilanciare le legittime richieste dei lavoratori e farsi ascoltare, ad ogni costo!
Tra l’altro, i suddetti lavoratori negli anni hanno visto modificare la tipologia del loro contratto: sono passati dall’applicazione del contratto metalmeccanici, all’applicazione del contratto trasporti/logistica sino ad oggi dove vedono applicato il contratto multiservizi!
Questo significa perdita di salario ed inquadramento scorretto rispetto alle mansioni che svolgono.
Ancora più grave se oltretutto, ad un certo punto, si decide di mandare a casa 35 lavoratori senza voler neanche dialogare.”