Subito dopo l’ operazione che lo scorso 14 agosto ha interrotto il Rave Party sulla spiaggia di Cala del Leone, le posizioni degli oltre 100 identificati sono state attentamente valutate dalla Questura in relazione al contesto che in quella mattina è stato riscontrato dagli operatori delle Forze dell’Ordine intervenute. Molti tra i presenti versavano in evidente stato di alterazione per probabile assunzione di alcool o altre sostanze, oltre al possesso di stupefacente da parte di alcuni di essi. Il materiale trovato al seguito dei presenti (zaini, tende, teloni, attrezzature da campeggio casse acustiche, strumenti per l’amplificazione e la diffusione sonora collegati ad un generatore) sono il segno evedente che gli stessi avevano l’intenzione di permanere in loco per proseguire il Rave Party.
Tutti questi elementi nel complesso hanno determinato un concreto rischio per l’ordine e la sicurezza pubblica anche in considerazione della configurazione impervia dei luoghi e della contestuale nutrita frequentazione da parte di turisti e bagnanti che cominciavano ad affluire dal mattino.
Al fine di far defluire i partecipanti all’iniziativa non autorizzata e per ripristinare il libero accesso e la fruibilità della zona balneare, le attività delle Forze di Polizia reperite sull’intero territorio provinciale si sono protratte dall’inizio della mattinata fino al tardo pomeriggio, con numerose sanzioni per violazioni al Codice della Strada elevate dalla Polizia Locale nei confronti dei proprietari dei mezzi in divieto di sosta sulla carreggiata dinanzi al varco di accesso verso la Cala. Operazioni di rimozione anche delle attrezzature elettroniche allestite dagli organizzatori dell’evento (abusivo) nei confronti dei quali si è proceduto penalmente per le condotte illecite ravvisate in contrasto con la normativa a tutela della pubblica incolumità.
Per circa 33 dei partecipanti provenienti da altre province, il Questore di Livorno ha emesso il cd. Foglio di Via Obbligatorio: provvedimento che ne impone il rimpatrio nel Comune di residenza e contestuale divieto di ritorno nel Comune di allontanamento, per durate che variano da 1 anno e fino a tre anni, in considerazione dei precedenti gravanti su ognuno di loro .
I provvedimenti adottati con carattere di urgenza sono volti a prevenire ulteriori pericoli per la pubblica sicurezza ed impedire che i destinatari possano prendere parte nell’immediato futuro ad altri simili raduni non autorizzati.
Sono al vaglio ulteriori misure di prevenzione nei confronti di altri soggetti che vi hanno preso parte al rave in questione anche abitanti a Livorno.
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