Sorveglianza speciale su proposta del Questore di Livorno ad un cittadino italiano di 42 anni autore di almeno 30 furti( di cui solo gli ultimi 10 nel mese di agosto 2022 a Livorno) con a carico 7 condanne e numerose pendenze penali, ritenuto pericoloso per la comunità.
Il Tribunale delle Misure di Prevenzione di Firenze ha riconosciuto sussistente la pericolosità sociale dell’autore di numerosi reati contro il patrimonio, commessi prima in Emilia Romagna (commessi tra 2015/2016) e, successivamente, in Toscana ( oltre 30 tra il 2016 ed il 2022).
Ad aprile 2022 l’uomo si trovava a Livorno, dove era stato sorpreso a rubare in piena notte presso la sede dell’ACI. Dopo aver forzato la porta d’ingresso mise a soqquadro i locali, e si impossessò di euro 481,00 custoditi all’interno di un porta valori.
Sono seguite, in rapida successione, le molteplici denunce della Questura di Livorno e di altri organi investigativi, per almeno 10 furti commessi nel mese di agosto a Livorno ai danni del ristorante “Ci Piace”, della sede del giornale “Il Tirreno”, ed altri furti di borse e telefoni cellulari anche all’interno di strutture sanitarie — farmacia ed ospedale – alcuni anche accompagnati da danneggiamenti; tutti di valore non elevato, ma tali da suscitare grave allarme sociale. Il 17.8.2022 è stato tratto in arresto in flagranza per 3 tentati furti aggravati in abitazione, e quindi tradotto in carcere ove tuttora è detenuto per custodia cautelare.
All’atto della scarcerazione e per la durata di anni 2, in attuazione della misura della Sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza, come accade per gli esponenti della criminalità organizzata ritenuti ad elevata pericolosità sociale, sarà sottoposto ad obblighi particolarmente stringenti, tra cui quello di fissare una dimora comunicandola alla Questura senza potersene allontanare, di non poter rincasare la sera più tardi delle ore 22:00 e di non uscire la mattina prima delle ore 07:00 senza comprovata necessità e, comunque, senza averne data tempestiva notizia alla Questura, ed altre prescrizioni volte ad impedire occasioni di commissione di reati compresa quella di dedicarsi ad un’attività lavorativa.
Nel caso di violazione delle regole imposte incorrerà nuovamente in responsabilità penali compreso l’arresto anche se non colto in flagranza, con importanti conseguenze in sede di condanna.