Nei giorni scorsi la mano ignota di un povero mentecatto ha vergato sulla lapide funebre del tifoso amaranto Valerio Danti – scomparso nel 2018 all’età di 39 anni – la scritta ‘W Pisa’. Un oltraggio alla memoria di Valerio, sulla cui tomba genitori e fratello avevano fatto incidere il logo del Livorno Calcio per ricordare in eterno la grande passione del congiunto per la squadra della propria città. L’oltraggio alla tomba, oltre ad aver completamente riaperto una ferita mai rimarginata per la famiglia Danti, ha suscitato indignazione a Livorno e anche a Pisa.
E’ notizia di oggi che l’allenatore amaranto Marco Amelia insieme all’ex direttore esecutivo Alessandro Verdolini (che sta tornando in auge nel sodalizio societario) hanno recapitato alla famiglia Danti una maglia del Livorno con su scritto il ‘Valerio’ e il numero 1.
Il gesto è toccante e dimostra una volta in più – nel caso in cui ce ne fosse bisogno – che il calcio a Livorno non è solo uno svago di pochi, ma lo sport capace di insinuarsi nella sfera più privata e intima dei sentimenti. E bene ha fatto la società amaranto a tesitmoniare in questo modo delicato, la vicinanza alla famiglia Danti e a Valerio che adesso potrà continuare a riposare in pace.