Settimana intensa per il Mascagni Festival che entra nel vivo della programmazione con l’atteso spettacolo AMICI DI BOHEME – Mascagni e Puccini. Giovedì 22 agosto ore 21.30, sul suggestivo palco della Terrazza Mascagni, ad impersonare i due musicisti toscani, saliranno due attori ed interpreti straordinari: Alessio Boni volto noto al grande pubblico per le sue interpretazioni cinematografiche e televisive oltre che teatrali e Marcello Prayer, attore teatrale e cinematografico.
Insieme racconteranno e indagheranno con sensibilità e intelligenza interpretativa, su testi e drammaturgia di Debora Pioli, di come, nel cuore della fervente Italia musicale del XIX secolo, due giovani talenti, Pietro Mascagni e Giacomo Puccini, si incontrarono al conservatorio, dando vita a un’amicizia che avrebbe segnato la storia della musica italiana.
Artigiani della parola, Boni e Prayer costruiscono una partitura ritmica a due voci che si fondono in una sola, offrendo nuovo risalto a parole di grande intensità emotiva. Un piano e un forte, modulato dalla dinamica delle voci, come in un concerto, grazie all’intervento musicale della soprano Daria Masiero e del pianista Massimo Salotti che alterneranno ai dialoghi le arie più famose tratte dalle opere dei due grandi autori. Nell’anno delle celebrazioni pucciniane – afferma il direttore artistico Marco Voleri – questo reading esplora il legame profondo tra Mascagni e Puccini, dai primi studi fino al successo mondiale, svelando al pubblico la loro poetica, le vite personali, le vittorie e le sfide che hanno caratterizzato le loro carriere. Pietro e Giacomo erano stati anche loro, come i protagonisti dell’opera più celebre di Puccini, “amici di Bohème”, due giovani artisti con tanta voglia di fare musica e la loro bohème la vissero a Milano. Qui tra i due nacque una salda e fraterna amicizia. I giovani musicisti, allievi del maestro Ponchielli, entrambi in precarie condizioni economiche, divisero per un lungo periodo la stessa camera in un modesto appartamento all’ultimo piano. Divisero i pasti, le ore di studio, insieme comprano gli spartiti di Wagner e Boito per poterli studiare. Fu Pietro ad organizzare per Giacomo una colletta per mandare in scena, nel 1884, l’opera Le Villi, sua prima composizione operistica; fu sempre Pietro tra i primi ad abbracciare l’amico alla fine della rappresentazione. Così nel 1890 dopo la prima di Cavalleria il primo telegramma di congratulazioni ricevuto da Pietro fu quello dell’amico Giacomo. Quei tempi rimasero sempre vivi nella memoria di
Mascagni, anche una volta conquistata la celebrità. Sua la disperata lettera del 27 novembre 1924 in cui scrive da Vienna ad Adriano Belli giornalista musicologo per la morte dell’amico Giacomo. Nel 1930, con Forzano, sarà Mascagni a inaugurare il Festival Pucciniano a Torre del Lago dirigendo la Bohème in onore dell’amico. Questo reading celebra questa straordinaria amicizia sottolineando la forza di un legame che ha superato le sfide, nutrendo la creatività e l’ispirazione reciproca. Le pagine della storia della musica italiana sono impreziosite da questa epica sinfonia di amicizia che ha reso immortali i nomi di Mascagni e Puccini nel panorama musicale mondiale.
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