Sarà inaugurato giovedì 12 giugno alle ore 21.00 “Cespuglio Ecosistema Teatrale” un nuovo spazio il TEATRO (CON) TEMPORANEO presso Magazzini Generali di Livorno.
Uno spazio teatrale che avrà 50 posti, un palco, e allestito per poter ospitare una nuova esperienza cittadina. Alessia Cespuglio gioca con la parola “contemporaneo” per citare il teatro prodotto a partire dall’inizio del XX secolo a ora e la parola “temporaneo” per indicare la caratteristica di questo nuovo spazio: la sua durata. Lo spazio infatti avrà vita per un mese soltanto. Questa scelta nasce un po’ per gioco e un po’ per necessità: da quasi un anno Cespuglio ha fondato la sua compagnia e conduce i suoi laboratori per adulti ed è diventato fondamentale trovare uno spazio per portare in scena i suoi 30 allievi che andranno in scena con tre diversi spettacoli. Trovando ascolto e ospitalità presso i Magazzini Generali, ha preso forma questo progetto di un teatro temporaneo.
“Dopo un anno di lavoro svolto sugli Scali delle Cantine – spiga Cespuglio – in una cantina sui fossi, adesso questo studio su testi molto complessi aveva bisogno di andare in scena. Era davvero un dispiacere non avere uno spazio dove allestire e replicare, uno spazio teatrale vero e proprio dove gli allievi potessero prendere confidenza, abitarlo e viverlo. Visto che non ne avevo uno, con una bella dose di entusiasmo e un pizzico di follia, ho convinto i Magazzini Generali a crearne uno”.
Magazzini Generali ha accolto l’idea di un teatro temporaneo, sempre aperto ogni sera per prove e spettacoli, uno spazio accogliente che anche se per un breve tempo, possa vivere di prove, pubblico e parole, un sacco di parole. Uno spazio che a detta della proprietà potrà in futuro accogliere altre iniziative non solo teatrali, all’interno della già fitta programmazione della Fondazione MG.
Questa esperienza comincia il 12 giugno e terminerà il 12 luglio, durerà un solo mese ma senza chiudere la possibilità di apparire nuovamente in inverno sempre in questo spazio o magari altrove per altre esperienze diverse.
“L’idea di uno spazio fisso mi appartiene sempre meno, mentre l’idea di un città che si fa teatro mi incuriosisce e stimola, rende il mio sguardo su Livorno rinnovato e curioso” continua Cespuglio.
Questo è uno spazio che in un mese vuole essere occasione per andare in scena, ospitare, studiare e produrre. Di teatro contemporaneo infatti si parla nel nome ma anche nei fatti: tutti gli spettacoli che andranno in scena dei laboratori condotti da Cespuglio a giugno sono studi e spunti di riflessione che arrivano da tre importanti testi della drammaturgia americana contemporanea del ‘900: spietata nel mostrare lo specchio di una società in continua crisi di valori, dove l’umanità si fa mediocre e ingiusta, dove il profitto diventa uno stile di vita, ma sono al tempo stesso anche istantanee di rapporti che nutrono e vivificano. Questi testi sono costellati di personaggi ben disegnati e trame complesse e articolate. Oltre ad un personale gusto della Cespuglio, questi testi sono ottimi per misurarsi con un teatro di parola. Lo studio del testo ha portato a spettacoli scritti e adattati ex novo. Testi e allestimenti sono curati da Alessia Cespuglio.
Questo spazio vuole ospitare e infatti il 2 luglio andrà in scena il lavoro della compagnia AgaveTeatro diretta da Elena De Carolis che si inserisce anch’esso nel solco del teatro contemporaneo, affrontando uno dei drammaturghi argentini più importanti del momento. Questo spazio vuole fornire anche un’occasione di studio con un workshop di drammaturgia condotto da Alessia Cespuglio.
E infine diventerà anche luogo di produzione vera e proprio per concludere il mese con lo spettacolo di Cespuglio Ecosistema Teatrale “Mi bast quello sguardo, nessuno mi aveva mai guardata così” di e con Chiara Pellegrini e Alessia Cespuglio.
Informazioni sulle prenotazioni
Per gli spettacoli è necessaria la prenotazione perché lo spazio prevede 45 posti, l’ingresso agli spettacoli è di 10 euro. Sempre nell’ottica di aprire uno spazio alla città e mostrare anche il lavoro che porta alla messa in scena, chi fosse interessato ad assistere alle prove degli spettacoli di giugno come uditore lo pu fare nei giorni precedenti al debutto al costo di 2 euro.
Per prenotazioni e info +39 3287013206, mail: cespuglioecosistemateatrale@gmail.comwww.alessiacespuglio.com alla pagina Cespuglio Ecosistema Teatrale
La Cespuglio Ecosistema Teatrale
È un’associazione nata a novembre 2024, fondata Alessia Cespuglio, che ne cura la visione creativa e ne dirige le attività. Sebbene sia in attività da pochi mesi lavora già a pieno ritmo su progetti che interessano il territorio della città di Livorno, attraverso i laboratori teatrali rivolti agli adulti di cui vanta già oltre 40 partecipanti, laboratori teatrali con l’associazione Mediterraneo che si occupa di Salute Mentale e con il Serd e la Coop. San Benedetto che si occupa di tossicodipendenze.
L’associazione vuole e mira ad instaurare progetti con artisti singoli e compagnie nazionali, per portare sul territorio un valore aggiunto in continua crescita come un vero e proprio “ecosistema” capace di arricchirsi continuamente.
Programma
12-13-14-15 giugno ore 21 OLTRE OGNI RAGIONEVOLE DUBBIO
Studio e riflessioni su “La parola ai giurati” di Reginald Rose del 1954, da cui è stato tratto il celebre film di Sidney Lumet nel 1957. Un “dramma giudiziario” che rappresenta, attraverso gli alterni orientamenti di una giuria, la caducità delle convinzioni umane in rapporto alle innumerevoli sfaccettature della realtà, anche quella apparentemente più scontata, e al pregiudizio dei singoli originato dalle vicende personali. Temi da cui deriva una fondamentale critica alla pena di morte.
In scena: Gabriella Gaveglia, Carlo Silvestri, Fiamma Lolli, Luigi De Bartolo, Massimiliano Turrini, Maria Teresa Raimo, Silvia Profeti, Betty Lorini, Paola Di Dato e Marco Pacini.
19-20-21-22 giugno ore 21 ROSA E ACCIAIO
Studio e riflessione su “Fiori d’acciaio” di Robert Harling del 1987 da cui è stato tratto un celebre film nel 1989. La storia è ambientata in una cittadina della Louisiana e segue la vita di sei donne, molto diverse tra loro, che si ritrovano regolarmente nel salone di bellezza. Tra pettegolezzi, risate e momenti di profonda commozione, le protagoniste affrontano le sfide della vita, tra matrimoni, malattie e perdite dolorose.
In scena: Veronica Niccolini, Claudia Bendinelli, Elisa Baracchini, Sabatina Chieppa, Susy Martone e Valentina Baccelli.
27-28-29-30 giugno ore 21 AMERICA AMERICA
Studio e riflessioni su “Glengarry Glen Ross” di David Mamet del 1983, vincitrice del Premio Pulitzer per la drammaturgia nel 1984 . Ambientato in un’agenzia immobiliare di Chicago, il dramma segue quattro venditori spietati che competono per ottenere il miglior risultato di vendita. La pressione è altissima: il primo classificato vince una Cadillac Eldorado, il secondo un set di coltelli da bistecca, mentre gli altri rischiano il licenziamento. È un testo duro, politicamente scorretto, volgare e spietato dove l’animo umano dà il peggio di sé, diventato lo specchio di un capitalismo bestiale e feroce.
In scena: Giorgio Menichetti, Andrea Farulli, Francesca Fionocchiaro, Loredana Donadio,
Ilaria Lidano e Manuela Mazzolini.
La programmazione prosegue con la restituzione di un laboratorio di AgaveTeatro che presenta:
2 luglio ore 21 UNA STORIA BIZZARRA
Studio e riflessioni su Bizarra di R.Spregelburd a cura di Elena De Carolis.
Nella Buenos Aires del 2003 sull’orlo del collasso economico, un gruppo di artisti si unisce per reagire al senso di sconfitta e di frustrazione e per far sentire la propria voce.
Nasce così BiZARRA: una teatronovela in dieci puntate scritta da Rafael Spregelburd, uno dei più importanti drammaturghi contemporanei.
Accostando due generi lontani come la prosa e la televisione, mescolando cultura alta ed evasione televisiva, Bizarra diverte emoziona. Un’antica profezia e una strana eclissi solare: due gemelle, figlie della cantante bionda degli ABBA, vengono separate alla nascita con diverse fortune: Velita è la bambina povera e affamata, Candela è la bambina ricca e triste. Si celebra il loro ventunesimo compleanno e…
Con: Luca Cancellieri, Simone Casalini, Maria Cilli, Francesca Denora, Giulio Maria Di Salvo, Sara Doroszkiewicz, Mattia Giannelli, Angelica Maritini, Giulia Nazarri, Mariella Pagni, Giulia Stagi.
4-5-6 luglio Workshop di drammaturgia LE PAROLE CHE NON TI HO DETTO
condotto da Alessia Cespuglio
Il workshop articolato su tre giorni (venerdì 4 luglio ore 19-22; sabato 5 luglio ore 10-13 e ore 14-19; domenica 6 luglio 10-13; 14-19 con restituzione dei lavori ore 21) cercherà di andare a recuperare parole impigliate in un altrove per trovare una forma che il teatro restituirà modificata e rinnovata. Sono previste uscite in giro per la città in cerca di ispirazione. Probabile una breve tratta in treno.
Il costo del workshop ha il costo di 100 euro.
10-11-12 luglio ore 21 MI BASTÒ QUELLO SGUARDO. NESSUNO MI AVEVA MAI GUARDATA COSÌ
Di e con Chiara Pellegrini e Alessia Cespuglio
Grazie al Sestante Solidarietà Aps si deve la nascita di questo progetto, che a novembre 2024 ha avuto la sua prima uscita pubblica in una di studio a Novembre 2024 e adesso il progetto ad una seconda fase di crescita per essere pronto per il Novembre 2025 contro la violenza di genere.
Una donna, una figlia e il loro racconto della violenza domestica fatta, di abusi psicologici, di ricatti economici, di isolamento e violenza fisica.
Lo spettacolo “Mi bast quello sguardo, nessuno mi aveva mai guardata cosi” vuole farsi racconto a due voci fatto di musica e parole che descrive una parabola discendente verso l’incubo, ma che diventa nota dopo nota, parola dopo parola anche un racconto che descrive la forza dell’amicizia, la voglia di riscatto, la necessita di proteggere la figlia, la voglia di sopravvivere, di rialzarsi e riprendere in mano la propria vita.
Alessia Cespuglio e Chiara Pellegrini sono autrici e interpreti dello spettacolo, costruito passo dopo passo insieme, cercando unire la parola alla musica in un dialogo emozionante e intenso. Alessia Cespuglio, nel ruolo della madre e Chiara Pellegrini nel ruolo della figlia, descrivono con delicatezza e cura tutte le fasi della violenza di genere, senza tralasciarne nulla, raccontandolo senza alcuna enfasi, non ne hanno trovato il motivo perché bastava semplicemente raccontate quello che è stato. Una madre che parla a pubblico ed una figlia che si rivolge alla madre con la musica e non solo, raccontando ci che vedeva da bambina. Un crescendo di emozioni che porta le due protagoniste, alla fine, finalmente a parlarsi, a far parte dello stessa realtà, quella della vita.