“Cotributo sociale affitti e morosità incolpevole”, cancellati dalla legge di bilancio, è lotta contro i poveri”
“Contributo sociale affitti e morosità incolpevole”, per le famiglie in difficoltà. Il governo Meloni – Salvini getta la maschera e cancella tutto.
Comunicato stampa a firma Paolo Gangemi Unione inquilini
Il governo prosegue la sua marcia contro i poveri e, dopo aver tolto il reddito di cittadinanza a 600.000 persone, ora toglie ogni contributo a 600 mila famiglie in disagio abitativo, alimentando la precarietà e creando le condizioni perfette per una ulteriore impennata di sfratti.
Ricordiamo che, secondo i dati pubblicati dall’ISTAT sulla povertà, in Italia ci sono oltre 900 mila famiglie in affitto in condizione di povertà assoluta (il 45% circa del totale delle famiglie in affitto, pur rappresentando il 20% del totale della popolazione residente). Su queste pendono, circa 150 mila sfratti esecutivi, di cui il 90% per morosità. A Livorno 12.000 famiglie sono assistite per nutrirsi dal Banco Alimentare.
Il governo cancella con un tratto di penna queste famiglie, rendendole fantasmi e lasciando Regioni e i Comuni senza alcun piccolo ombrello per proteggere le città dalla tempesta degli sfratti.
I fondi di sostegno non sono stati mai sufficienti, i precedenti governi che puntavano tutto su questi strumenti, non hanno affrontato i nodi strutturali della sofferenza abitativa: mancanza di case popolari a canone sociale e il caro affitti.
Ora, Giorgia Meloni e il Ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini, riescono a fare peggio: all’assenza di interventi strutturali per aumentare l’offerta di alloggi pubblici e per eliminare o ridurre la cedolare secca sul libero mercato per contenere gli affitti, aggiungono la cancellazione dei fondi di sostegno.
Cosa dicono Regioni e Comuni che su quei sussidi hanno fondato fino ad ora le loro politiche, pure inadeguate e insufficienti?
Un problema questo, che non dovrebbe lasciare indifferenti neanche le associazioni dei proprietari per le conseguenze di una ulteriore impennata degli sfratti per morosità.
Il tema del caro affitti e della mancanza di una politica sociale della casa è una questione nazionale, che riguarda le città e la coesione sociale del Paese e le sue conseguenze sono molto pesanti. Una impennata ulteriore di sfratti non è tollerabile per centinaia di migliaia di famiglie, che già oggi sono in ulteriore grave difficoltà per l’aumento del carrello della spesa e delle bollette.
Chiediamo al Parlamento di intervenire e modificare questa scelta scellerata.”
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